La proposta della Cisl per un nuovo modello contrattuale

La proposta della Cisl per un nuovo modello contrattuale

27/07/2015 12:19

La contrattazione volano di sviluppo economico e sociale capace di rilanciare la competitività delle imprese attraverso la valorizzazione del lavoro: è il messaggio centrale della proposta della CISL per un nuovo modello contrattuale.

Questi i filoni su cui attuare questo progetto:

  1. Un contratto nazionale più votato alle tutele generali normative e salariali e alla governance del sistema di relazioni e meno alle normative di dettaglio. In questo quadro il contratto nazionale fissa i minimi salariali in alternativa al salario minimo di legge e promuove la previdenza complementare. L'obiettivo centrale è la tutela del potere di acquisto dei salari anche alla luce delle attese inflazionistiche nell'Eurozona.
  2. Un rafforzamento della contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale da attuarsi attraverso un trasferimento di competenze dal contratto nazionale sulle materie che si gestiscono in azienda e sul territorio.
  3. La spinta alla pratica della contrattazione per innovare l'organizzazione del lavoro orientata alla produttività ed alla qualità.
  4. L'istituzione di un significativo salario di garanzia da corrispondere ai lavoratori delle aziende in cui non si fa contrattazione di secondo livello, come La diffusione del welfare contrattuale a livello di azienda e di territorio come risposta ai bisogni sociali delle persone e come fattore di fattibilità per gestire i tempi di lavoro in modo più flessibile nella ricerca della conciliazione tra esigenze delle aziende e delle persone.
  5. La partecipazione dei lavoratori, sia nella condivisione delle scelta d'impresa attraverso strumenti efficaci di informazione e consultazione, sia nella valorizzazione del loro "sapere organizzativo" orientato all'innovazione dell'organizzazione del lavoro.
  6. La promozione della professionalità responsabile che valorizza il lavoratore promuovendone e riconoscendone il ruolo oltre la rigidità delle mansioni in termini di polivalenza e polifunzionalità.
    - Il rafforzamento della formazione continua attraverso il miglioramento della normativa delle 150 ore ed il sostegno economico con la decontribuzione delle ore impiegate. La valenza strategica della formazione richiede la creazione della figura del delegato aziendale alla formazione.
    - Un progetto di formazione congiunta, attraverso iniziative che mettono insieme management e delegati sindacali, per promuovere congiuntamente un nuovo corso di relazioni industriali basato sulle conoscenze comuni e orientato alla trasparenza ed alla proposta.
  7. La gestione contrattuale delle misure del Jobs Act orientata al contrasto del falso lavoro autonomo, contro l'abuso delle partite IVA e la gestione mirata delle deroghe previste anche recuperando le tutele preesistenti per il lavoro a progetto.
    - La promozione delle politiche attive del lavoro a partire dall'integrazione tra sistema pubblico e privato dei servizi al lavoro, promuovendo i percorsi di ricollocazione e di passaggio da lavoro a lavoro e riducendo il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Al Governo la CISL chiede di sostenere un progetto di riforma della contrattazione orientato alla competitività attraverso la valorizzazione del lavoro ripristinando gli incentivi finalizzati ad una contrattazione di qualità attraverso le agevolazioni fiscali e contributive.

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