Filca e Cisl donano palestra a casa-accoglienza per donne maltrattate
18/01/2023 16:13
Un progetto per incentivare la cura di sé
Un progetto per incentivare la cura di sé
DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI, LA FILCA E LA CISL DONANO UN PALESTRA A VILLA SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Attanasio, Famiano e Quadronchi: «Sostenere tutte le condizioni di benessere psicofisico necessarie per un vero percorso di crescita individuale e di reinserimento sociale delle donne vittime di maltrattamenti»
Catania, 12 gennaio 2023 - Per le donne e i loro bambini in difficoltà o che fuggono da situazioni di violenza e maltrattamenti e che trovano rifugio nelle case-accoglienza, anche poter praticare attività fisica può contribuire a promuovere autostima, sicurezza e fiducia in se stesse. In quest’ottica e nell’ambito di un progetto volto a incentivare nelle donne la dimensione personale di cura di sé, la Filca e la Cisl hanno donato attrezzature e l'occorrente per allestire una piccola palestra alla casa-accoglienza Villa Santa Maria degli Angeli di Catania.
La consegna è stata effettuata da Maurizio Attanasio e Giuseppe Famiano, segretari generali rispettivamente della Cisl provinciale e della Filca etnea, e da Lucrezia Quadronchi, segretaria territoriale Cisl con delega alle politiche sociali, alla presidente della struttura Grazia Isgrò. Presenti anche un gruppo di volontari e Alfio Galvagno, presidente dell’associazione “Sulle ali del sorriso” (già impegnata nella diffusione la "terapia del sorriso", o “clown terapia”, nei reparti di oncologia pediatrica delle strutture ospedaliere del territorio), che hanno allietato con giochi e attività gli oltre 30 bambini e le loro mamme presenti.
Villa Santa Maria degli Angeli è una delle strutture residenziali, operanti nel territorio catanese, che si occupa di accogliere e avviare percorsi personalizzati d’aiuto per donne in difficoltà, con o senza figli, e di donne vittime di maltrattamenti ripetuti nell’ambito familiare.
«La casa-accoglienza Villa Santa Maria degli Angeli, in raccordo con i servizi sociali comunali – affermano i dirigenti sindacali della Cisl – offre un servizio essenziale che risponde ai bisogni emergenti delle donne e dei bambini nella realtà sociale della città. L’iniziativa della Filca e della Cisl punta a sostenere tutte le condizioni di benessere psicofisico che, in un progetto di rinascita, sono necessarie per un vero percorso di crescita individuale e di reinserimento sociale delle donne in stato di disagio o vittime di maltrattamenti. Un impegno che il sindacato vuole portare avanti ogni anno per fare da supporto alle donne che vivono il proprio disagio nelle periferie esistenziali della città».
«Dietro ogni ospite – ricordano Attanasio, Famiano e Quadronchi – ci sono storie di profonda sofferenza e solitudine, paure e fragilità, che raccontano però anche di tanto coraggio e di voglia di sfuggire alla logica della violenza e dell’assoggettamento, in direzione di condizioni del vivere sempre più qualitativamente sostenibili e di un progetto di vita costruito sulla indipendenza e autonomia della donna. Orientarle verso il mondo del lavoro, infatti, assicurare loro un alloggio sicuro e l’accesso ai servizi pubblici necessari sono obiettivi imprescindibili per garantire alle donne e ai loro bambini il diritto di vivere una vita dignitosa e libera da violenza e disagio».
«I servizi delle case-accoglienza meritano di essere tenuti in grande considerazione dalle amministrazioni comunali – sottolineano Attanasio e Quadronchi – essi sono offerti nel pieno rispetto dei principi della L. 328/00 e del significato di presa in carico globale della persona. Ma i finanziamenti erogati dalla Regione Siciliana spesso si impantanano nelle lungaggini delle burocrazie locali. È il caso di ricordare alle Politiche sociali del Comune che, ove coerenti con la programmazione relativa, i servizi potranno essere finanziati a valere sulla programmazione del Piano Operativo PON Metro e/o sul Piano Operativo POC Metro della Città di Catania. La Cisl darà tutto il proprio sostegno affinché le attività delle case ottengano il giusto supporto»
----Nella foto, da sin. Famiano, Attanasio, Isgrò, Ranno, Quadronchi, Galvagno (in piedi) e un gruppo di volontari
La vicenda dei requisiti del commissario straordinario
"CASO" PORTOGHESE, CISL: RISCHIO IMPASSE AMMINISTRATIVA, NON SI SPENGA ANCORA UNA VOLTA LA LUCE
Attanasio: «Tempistica che solleva molte perplessità, Catania non può rimanere nemmeno un giorno senza governo. Con Cgil e Uil per un percorso comune»
Catania, 16 gennaio 2023 - «Il “caso” scoppiato tra Avvocatura della Regione e il commissario Portoghese ha risvolti da teatro dell’assurdo, se non da sceneggiato gattopardiano. Un caso che non può che sollevare molte perplessità circa la tempistica del suo svolgimento e le modalità sin qui conosciute ai più. Tutto ciò desta forte preoccupazione per le sue ripercussioni sul percorso amministrativo che dovrebbe portare la città fino alle elezioni di maggio. A questo punto occorre un’azione decisa della presidenza della Regione siciliana e dell’assessorato gli Enti locali, con il sostegno della Prefettura e della politica responsabile della città perché il vuoto di governo determinatosi non penalizzi ulteriormente la comunità catanese, le scadenze imminenti e le aspettative sul PNRR».
È il commento di Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, sulla vicenda che vede l’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione Siciliana esprimere parere negativo sui requisiti posseduti da Federico Portoghese come commissario straordinario del Comune e della Città metropolitana di Catania.
«È un episodio che preoccupa e deve far riflettere, per come si sta svolgendo e per come sia arrivato all’esito finale, ma anche per l’assordante silenzio della politica locale e regionale – aggiunge Attanasio – con un parere depositato dall’Avvocatura il 5 agosto 2022 e un commissario che si è insediato il 13 settembre al Comune e che, addirittura, si era già insediato a febbraio alla Città metropolitana, senza che nessuno avesse avuto da ridire e senza che nessuno fosse andato a verificare se quanto dichiarato fosse consono alle norme in vigore. Come mai la risposta arriva proprio adesso? Come leggere una decisione di tale portata? E non sarebbe utile, per comprendere osa sia accaduto, conoscere il committente di tale giudizio?».
«Forse il commissario ha toccato qualche nervo scoperto di pezzi della politica che vorrebbe agire indisturbata negli interessi di pochi a discapito dei tanti, oppure, non rispondendo più a nessuna autorevole voce guida, ha avviato quella auspicabile rivoluzione interna che ha frenato i progetti di pezzi della burocrazia e della politica cittadina?» si chiede ancora il segretario della Cisl catanese. Che aggiunge «auspichiamo non sia vero che quanto dichiarato non sia rispondente ai requisiti legislativi per coprire il posto di commissario».
Secondo Attatasio «Catania sta vivendo una stagione molto delicata su cui bisogna accendere i riflettori della legalità e del contrasto a chi antepone interessi di pochi a discapito della collettività». «Lo diciamo da tempo – ribadisce – che a Catania non è più tempo di egoismi politici e di autoreferenzialità ma di dialogo e confronto sui tanti temi che riguardano lo sviluppo e gli appalti per le opere pubbliche».
«A partire dalle scadenze immediate, come la festa di Sant’Agata – continua – per proseguire con i gravi problemi delle periferie che stavamo provando ad affrontare con Prefetto e Presidente del Tribunale dei minori, e poi le risorse da investire per gli interventi nei quartieri popolari, per rifare la rete idrica, per la sanità territoriale prevista dal PNRR. E cosa dire dello stravolgimento delle partecipate di Comune e Città metropolitana? In tutto ciò non è che abbiano avuto peso le prese di posizione del Commissario sui "No" resi a qualche presidente di queste?»
«Insomma –conclude Attanasio – Catania e la sua area metropolitana non possono permettersi nemmeno un giorno senza governo, senza una guida che abbia chiare le azioni da fare da qui a brevissima scadenza. Per questo ci appelliamo ancora una volta alle istituzioni locali e regionali, alla politica responsabile e alle forze sociali perché si arrivi a una soluzione condivisa ed efficace per superare un’impasse che non è solo amministrativa ed evitare che la comunità catanese subisca ancora una volta un colpo mortale alle sue legittime aspettative. In questi giorni ci incontreremo con Cgil e Uil per definire un percorso comune affinché, ancora una volta, su Catania non si spenga “la luce” ».