
Bancari e assicurativi, confermata la segreteria uscente: D'Urso con La Gristina e Calò
12/03/2025 17:59
Concluso il 3° congresso territoriale
Desertificazione bancaria: a Catania in 10 anni, sportelli -32%. La transizione digitale sia equa e non penalizzi i lavoratori; attenzione al divario di genere
Catania, 11 marzo 2025 - La desertificazione degli sportelli assieme alle conseguenze della transizione digitale sono tra le sfide con cui si misurerà la segreteria della First Cisl di Catania, appena confermata in occasione del 3° congresso della federazione sindacale.
Alla presenza di Chiara Barbera, segretaria regionale First Cisl Sicilia, e Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, è stata rinnovata la fiducia a Salvatore D’Urso, come segretario generale, affiancato dai segretari territoriali Concetta La Gristina e Antonio Calò.
«Solo nel 2024, a Catania - ha ricordato D’Urso - il numero di sportelli bancari è passato da 212 a 206. In dieci anni, ne sono stati chiusi il 32 per cento; in Sicilia, il 37,3 per cento. Questo, in alcuni casi, ha comportato il totale abbandono di interi comuni e territori, e oggi, a livello regionale, il 38% dei comuni non ha neanche uno sportello bancario; mentre il 25% ne ha soltanto 1».
«Il fenomeno è favorito da un lato dalla ricerca della massimizzazione dei profitti da parte aziendale, dall'altro dall’evoluzione tecnologica e dalle grandi aggregazioni. Purtroppo, né la politica nazionale né quella regionale, nei decenni, hanno realmente determinato condizioni di sviluppo significativo dell’economia isolana».
Per D’Urso «compito del sindacato è garantire una transizione digitale equa e inclusiva. Ciò significa contrattare modelli organizzativi che tutelino i lavoratori, favorendo al tempo stesso l’innovazione. In tale ottica, la cabina di regia sul digitale, istituita con il rinnovo del contratto nazionale del Credito, può diventare un laboratorio di innovazione partecipativa, un luogo di dialogo continuo tra lavoratori e aziende per costruire insieme il futuro del lavoro bancario. È stato inserito anche un articolo specifico sullo strumento della partecipazione, che va nella direzione della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl e in discussione in Parlamento».
Un tema non marginale è emerso dal dibattito: il welfare e il divario di genere. In un settore, come quello bancario/assicurativo, dove la presenza femminile si aggira intorno al 60 per cento, per la First CISL diventa fondamentale pensare a interventi di integrazione tra pubblico e privato, per sostenere misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro alle lavoratrici che, spesso, sono anche madri e/o caregiver familiari.
Per Attanasio «il quadro attuale della provincia di Catania, come rilevato dagli indicatori economici, è spesso di scarsa attrattività per gli investimenti, con tassi di disoccupazione considerevoli, bassa partecipazione al mercato del lavoro e alta percentuale di lavoro precario o sommerso. Un territorio con una popolazione che invecchia, con servizi non rispondenti ai bisogni crescenti, in cui la desertificazione bancaria è purtroppo sempre più presente».
Secondo il segretario della Cisl etnea «la digitalizzazione non deve penalizzare i livelli occupazionali, né determinare arretramenti nei diritti dei lavoratori. Occorre, invece, l’impegno che le risorse messe in campo dall’Unione Europea per l’evoluzione tecnologica entrino in sinergia con le misure per la protezione dei lavoratori».
---Nella foto allegata: da sin., La Gristina, D'Urso, Calò.(rn)