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MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE, ATTANASIO: BASTA CABINE DI REGIA INFRUTTUOSE

MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE, ATTANASIO: BASTA CABINE DI REGIA INFRUTTUOSE

25/07/2019 18:15

Oggi confronto alla Città metropolitana di Catania

Attanasio: «Occorre certezza dei tempi ed enti appaltanti che comunichino tra loro. » 

Presentato un dossier sulle infrastrutture fatte e da fare nell'area metropolitana etnea 

Catania, 24 luglio 2019 - «Basta tavoli e cabine di regia infruttuosi, ma occorre concretezza e certezza dei tempi di realizzazione delle opere, enti appaltanti che comunichino e procedure snelle, se si vuole davvero connettere Catania con il Mediterraneo, l’Europa e le nuove vie del commercio senza perdere tempo prezioso, creando lavoro e sviluppo». È con questa sollecitazione che la Cisl di Catania ha chiamato oggi a confrontarsi gli attori della mobilità locale: dal Porto alla Metropolitana, dall'aeroporto all'Anas, dalla Ferrovia alla rete stradale provinciale, con Regione, Città metropolitana e gli altri livelli degli enti territoriali dei trasporti.

Al centro direzionale della Città metropolitana, sono intervenuti Salvo Pogliese, sindaco metropolitano di Catania; Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema Portuale della Sicilia orientale; Nico Torrisi, A.D. SAC Aeroporto Catania; Giuseppe Galizia, ingegnere capo Città metropolitana; Salvatore Fiore, direttore generale FCE; Concettina Vitellaro, dipartimento regionale RFI; Giacomo Bellavia, presidente AMT; Nino D’Asero, presidente AICCRE Sicilia; Riccardo Foti, capo gabinetto assessorato delle Infrastrutture Regione Siciliana. Per la Cisl, ha introdotto i lavori Maurizio Attanasio, segretario generale dell’Unione sindacale etnea; poi, Mauro Torrisi, segretario generale Fit Cisl Catania e Nunzio Turrisi, segretario generale Filca Cisl Catania. Le conclusioni sono state affidate a Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia.

«Finora si è solo parlato tanto di opere e finanziamenti – ha affermato Attanasio – ma di certezze ancora poche: il nostro intento è di passare ai fatti, passare dalle enunciazioni alla concretezza, affrontare i problemi che non rendono cantierabili le opere, costituire un gruppo di lavoro permanente fra gli attori della mobilità, assessorati ed enti appaltanti che coordini l’avvio dei lavori, ne controlli lo svolgimento per superare le eventuali difficoltà fino al completamento e alla consegna delle opere. Questo significa avere e generare nuova occupazione, ulteriore progettualità che trascini, con effetto domino, altri investimenti e altre opere di infrastrutturazione, un piano ragionato della mobilità pubblica e privata, opportunità reali di sviluppo, coesione sociale e territoriale. Infine, con l’incontro di oggi abbiamo contribuito a chiarire, definitivamente, che la famosa mantellata del porto di Catania si farà con l’accordo sancito oggi tra Comune di Catania e Autorità di sistema portuale». 

Sulla crisi del settore delle costruzioni è intervenuto Turrisi segretario della Filca Cisl che ha sottolineato come a Catania si sia perso il 62% della massa salariale e sia scomparso il 40% delle imprese. Per Mauro Torrisi, segretario generale della Fit Cisl, il trasporto pubblico locale e l’intermodalità possono contribuire ad allentare la morsa del traffico quotidiano sul centro città.

Che sui temi della infrastrutturazione occorra fare squadra è convenuto anche Foti, che sostituiva l’assessore marco Falcone impegnato a Roma, con il presidente Musumeci in una riunione al Cipe proprio sull’importante opera della Ragusa-Catania. «L’UREGA, l’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici, sta già attuando procedure di snellimento e affidamento – ha sottolineato Foti – ma dobbiamo affrontare le crisi aziendali che sono un pesante ostacolo nel proseguimento delle opere. Per questo occorre avere dei tavoli di monitoraggio al quale diamo la nostra disponibilità». 

«Il Meridione ha molti “gap” strutturali da colmare – ha detto Pogliese - e la Sicilia orientale arranca per stare al passo col sistema dei trasporti e dell’intermodalità. Oggi, oltre a una positiva gestione del Porto e dell’Aeroporto, la novità infrastrutturale più importante è la metropolitana, che avrà un salto di qualità con la tratta Stesicoro-Aeroporto, finanziata dalla Ue con non poche difficoltà superate grazie a interventi trasversali. Invito tutti a mettere da parte l’individualismo esasperato e a collaborare per la crescita del nostro territorio, ognuno con la propria autonomia salvaguardando le rispettive identità». Pogliese ha poi confermato il co-finanziamento con 5 milioni di euro della “mantellata” del Porto di Catania. 

Annunziata ha auspicato anche per il sistema portuale i tempi che il governo nazionale ha dato a Genova per ricostruire il ponte. «I mercati aspettano un’infrastruttura di sistema portuale adeguata in una regione importantissima nel Mediterraneo, c’è la possibilità di migliaia di posti di lavoro ma occorre fare presto snellendo alcuni passaggi burocratici contorti». 

Di snellimento di procedure e di gruppi di lavoro ha anche parlato D’Asero. «Con le conferenze di servizi, con gli interventi mirati si superano le difficoltà, si identificano le criticità e si hanno date certe per riaprire i cantieri e portare a completamento le opere». 

Sul ruolo della città metropolitana nella intermodalità e mobilità territoriale si è soffermato l’ingegnere Galizia che ha illustrato il progetto futuristico della monorotaia e quello più vicino alla realizzazione della “Strada dell’Etna” la cui prima fase è vicina all’avvio. 

Bellavia ha evidenziato la necessità di valorizzare il parcheggio pubblico AMT, nei pressi dell'aeroporto, «come hub per automezzi, pullman e sistema di intermodalità, con la futura presenza di metropolitana e ferrovia, per l'accesso sud alla città». 

«Le infrastrutture sono un aspetto fondamentale dello sviluppo del paese – ha ribadito nelle conclusioni Cappuccio – la Sicilia ha un ruolo determinante nel Mediterraneo ma occorre sviluppare reti di collegamento, strade per connettere porti e aeroporti. Anas e RFI devono investire di più nell’Isola. Anche la politica siciliana deve essere più pressante nei confronti del governo nazionale perché si superi finalmente l’insularità. La Cisl sta mobilitando il paese sui temi del lavoro e dello sviluppo e indica le prospettive per il rilancio. Guardiamo con favore all’impegno dell’assessore Falcone a costituire un tavolo di confronto permanente sulle opere ma vogliamo farlo anche sulle nostre proposte».

(rn)

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