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TICKET SANITARI, LA RESTITUZIONE UN CASO PREOCCUPANTE

TICKET SANITARI, LA RESTITUZIONE UN CASO PREOCCUPANTE

31/07/2015 00:11

Resoconto della conferenza stampa di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e di Spi, Fnp e Uilpensionati

Per i sindacati catanesi  la richiesta di restituzione ticket degli anni scorsi da parte dell'Asp è diventato un caso a dir poco preoccupante.  I rappresentanti dei lavoratori chiedono un'immediata convovazione in Prefettura e il blocco delle revoche. Stamattina i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto all'unisono di risolvere una volta per tutte l' eclatante controversia burocratica che rischia di penalizzare i cittadini meno abbienti. E anche di evitare il rimpallo di responsabilità istituzionale che rischia di complicare ulteriormente la vicenda. Il provvedimento interessa 80 mila utenti per le spese del 2012, e 130 mila utenti per il 2013 e oggi è stato fortemente criticato nel corso di un incontro pubblico nella sala Russo di via Crociferi, dai segretari generali Giacomo Rota (Cgil), Rosaria Rotolo (Cisl), Fortunato Parisi (Uil) e Giovanni Musumeci (vice segretario Ugl).  "Siamo tutti seriamente preoccupati e la Prefettura dovrebbe convocarci immediatamente. Migliaia di cittadini sono privi dell'assistenza sanitaria e questo non è possibile che possa accadere in un paese democratico e con delle regole precise. Questa procedura va bloccata e in tempi brevissimi", dice il segretario generale Giacomo Rota, e anche la segretaria  della Cisl, Rosario Rotolo sottolinea che "siamo di fronte ad un fatto molto grave, su cui chiediamo un immediato intervento alla Prefettura di Catania (alla quale abbiamo scritto, con la quale abbiamo avuto colloqui telefonici, ma che poi ha finito per spostare il problema sull'assessorato alla Salute). Il sindacato, che rappresenta i lavoratori, lavoratrici e pensionati, deve essere sedere attorno allo stesso tavolo prefettizio insieme all'Asp, l'assessorato regionale alla Salute, l'agenzia  delle Entrate e l'Ufficio del lavoro. Va individuata una soluzione collettiva  al disagio sociale che tantissime persone stanno vivendo nel nostro territorio".
Anche la Uil, per bocca di Parisi, parla di "scelta frutto della malaburocrazia, o di un qualcosa che di certo non funziona nella pubblica amministrazione. Bloccare il ticket ai cittadini, ma soprattutto ai pensionati e ai disoccupati, a chi ha titolo di avere esenzione, significa  non garantire il diritto alla salute". L'analisi dell'Ugl punta all' "origine del problema che va individuato nel momento in cui venne effettuata la prima scelta, quando cioè non fu valutato l'impatto sociale che avrebbe innescato una scelta simile. Autorefenziarsi in una problematica così grave - dice Musumeci- porta disagi concreti e gravi. Sarebbe stato invece opportuno confrontarsi con le parti sociali. Una soluzione? Fermare la procedura in autotutela e perseguire solo chi ha fatto dichiarazione mendace".
Per Marco Lombardo della Fnp Cisl "siamo di fronte ad un ricatto sociale, ad una frana che va fermata, per poi avviare verifiche, controlli ed eventuali rateizzazioni", ma per Nicoletta Gatto dello Spi Cgil,  nel caso l'appello svanisse nel nulla, "il sindacato non si fermerebbe di certo. Saremmo solo pronti di certo a nuove azioni di lotta. Al momento siamo appesi alla risposta che la regione dovrà fornire alla Prefettura. Per l'ennesima volta attendiamo. Per l'ennesima volta i cittadini pagano un prezzo troppo alto".

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