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FORMAZIONE PROFESSIONALE, ARRIVA IL SOSTEGNO DELL’ARCIDIOCESI

FORMAZIONE PROFESSIONALE, ARRIVA IL SOSTEGNO DELL’ARCIDIOCESI

23/01/2014 16:57

Una delegazione di operatori ha incontrato oggi monsignor Gristina

L’arcivescovo: «La prossima conferenza episcopale porrà attenzione al problema. Pregherò Sant’Agata per voi»

Rotolo (Cisl CT) e Denaro (Cisl Scuola CT): «Un sistema al disastro nel silenzio: la Regione rispetti i patti, paghi gli stipendi e vada alla riforma»

Negati l’obbligo di istruzione per i giovani dai 14 ai 18 anni e la riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione in deroga

Catania, 23 gennaio 2014 - Il disastro del sistema siciliano della formazione professionale sarà portato all’attenzione della prossima conferenza episcopale. L’assemblea dei vescovi solleciterà una rapida soluzione del problema  che sta causando pesanti difficoltà ai 2000 operatori e ai 1400 giovani in obbligo di istruzione della provincia etnea. L’ha assicurato monsignor Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, alla delegazione di operatori degli enti, sia laici sia religiosi, e di rappresentanti dei lavoratori della Cisl e della Cisl Scuola di Catania ricevuta oggi in Arcidiocesi. All’incontro hanno partecipato anche don Piero Sapienza, responsabile dell’Ufficio lavoro e problemi sociali dell’Arcidiocesi, e i rappresentanti dell’associazione “Città Solidale”.

Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania e Giuseppe Denaro segretario generale della Cisl Scuola etnea, hanno descritto i pesanti disagi in cui versano migliaia di lavoratori catanesi del settore che aspettano da oltre venti mesi lo stipendio e che, nonostante tutto, con senso di responsabilità, continuano a lavorare.

All’arcivescovo, Rotolo e Denaro hanno rappresentato anche il grave allarme sociale causato dall’esclusione forzata di 1400 giovani catanesi, tra i 14 e 18 anni, che non possono seguire i corsi dell’obbligo di istruzione. Un allarme ribadito dai rappresentati dell’associazione “Città Solidale” che hanno consegnato una petizione con 1000 firme al governo regionale e all’Assemblea regionale siciliana e presentato una formale denuncia alle forze dell’ordine, per impedimento a godere del diritto dell’obbligo scolastico ai giovani interessati.

«Il sistema è in uno stato disastroso – ribadiscono Rotolo e Denaro – e tutto ciò accade purtroppo nel silenzio, nonostante ci siano migliaia di famiglie coinvolte. Il presidente Crocetta ha criminalizzato molti enti ma non ha proceduto nella riforma, pur avendo i fondi necessari, lasciando altrettante migliaia di lavoratori senza stipendio e senza prospettive».

«Nello stesso tempo – aggiungono – c’è in atto una vera emergenza sociale dovuta alle migliaia di giovani per i quali non sono partiti i corsi dell’obbligo scolastico, che sono esposti alle insidie della criminalità, e all’impossibilità di portare avanti politiche attive del lavoro, per riqualificare moltissimi lavoratori in cassa integrazione in deroga che dalla formazione si aspettano nuove opportunità di lavoro».

«Chiediamo all’arcivescovo così come abbiamo fatto con le altre istituzioni - dicono Rotolo e Denaro – di sostenerci e di sollecitare la Regione per rispettare gli accordi fatti, pagare gli stipendi e dare serenità a tante famiglie. Il presidente Crocetta e gli assessori al Lavoro e alla Formazione manifestino lo stesso senso di responsabilità che stanno dimostrando gli operatori nel garantire tutti i possibili servizi. Se ciò fosse già avvenuto prima, oggi non ci troveremmo in questa drammatica situazione».

Monsignor Gristina ha condiviso al sofferenza dei lavoratori e ha assicurato di farsi portavoce in sede di conferenza episcopale del disagio di atnte famiglie e di tanti giovani, auspicando anche un incontro specifico «Pregherò Sant’Agata – ha concluso – perché interceda a favore della soluzione del problema, non si tratta di concedere privilegi ma di garantire diritti e certezze».

Ieri sera, Cisl e Cisl Scuola avevano incontrato i vertici della Prefettura etnea ai quali avevano chiesto di convocare un tavolo di confronto, con Comune di Catania e assessori e funzionari regionali, per portare a soluzione la vicenda. (rn)

Nella foto, da sin. Rotolo, mons.Gristina, don P.Sapienza, Denaro

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