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SCUOLA, SUL DIMENSIONAMENTO I COMUNI COINVOLGANO IL SINDACATO

SCUOLA, SUL DIMENSIONAMENTO I COMUNI COINVOLGANO IL SINDACATO

10/09/2018 14:08

In vista della riorganizzazione per l'a.s. 2019-2020

Attanasio e Pagliarisi: «Le polemiche scaturite prima a Bronte, poi a Giarre, e domani, chissà, a Gravina impongono cautela e tavoli concertativi con le forze sociali»

Catania, 24 agosto 2018 - «Sul dimensionamento scolastico per il 2019-2020, visti i risultati, le amministrazioni comunali non siano le sole a decidere. Si avvii la concertazione con il sindacato della scuola che può dare un contributo di idee e di concretezza per non penalizzare famiglie, alunni e lavoratori».

Ad affermarlo sono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Ferdinando Pagliarisi, segretario generale della Cisl Scuola etnea, a proposito dei recenti eventi che hanno interessato gli istituti scolastici di Bronte, Giarre e, tra poco, anche di Gravina di Catania.

Il decreto assessoriale dell’1 giugno scorso indica i criteri ai quali dovranno attenersi le conferenze provinciali nel predisporre le proposte dei piani di dimensionamento» sottolineano Attanasio e Pagliarisi. «I risultati finora ottenuti hanno visto dirigenti in rivolta contro le decisioni delle giunte municipali – aggiungono – ma se l’obiettivo è di armonizzare tutto il quadro del mondo scolastico, diventa necessario maggiore cautela ed estendere il confronto anche ad altre componenti per arrivare a proposte davvero armoniche e non penalizzanti».

«Nei processi di dimensionamento è tutta l’organizzazione scolastica a essere coinvolta – precisano ancora Attanasio e Pagliarisi – con ricadute anche sul personale che potrebbero tradursi in perdita di posti di lavoro. Ecco perché sarebbe opportuno convocare tavoli concertativi con tutti gli attori che, a vario titolo, sono coinvolti. E con il sindacato della scuola che ha una visione complessiva, e che può prospettare alle amministrazioni comunali meglio i pro e i contro di ogni processo di dimensionamento».

Secondo Pagliarisi, inoltre, la corsa al dimensionamento a tutti i costi, in alcuni casi, appare strumentale. «Pare che da un lato ci siano dei dirigenti scolastici che pressano per la verticalizzazione, con la costituzione di istituti comprensivi, perché alla ricerca di maggiore prestigio, dall’altro amministrazioni comunali che non comprendono appieno la questione. Perché procedere ai dimensionamenti ora se non c’è effettivo bisogno e non quando ci sarà davvero una diminuzione della popolazione scolastica se prosegue il calo demografico al Sud? Ma così si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca».

Per Attanasio e Pagliarisi, infine, «in mancanza della opportuna concertazione con le forze sociali, confidiamo nell’opera ultima dell’Ufficio scolastico provinciale perché le scelte finali siano quanto più aderenti alle effettive necessità di riorganizzazione, così che prevalga l’interesse della popolazione scolastica e delle comunità coinvolte e non i calcoli politici o le ambizioni dei singoli».

(rn)

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