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AEROPORTO E TURISMO, UNA RICETTA PER FIDELIZZARE LE PRESENZE E CREARE OCCUPAZIONE

AEROPORTO E TURISMO, UNA RICETTA PER FIDELIZZARE LE PRESENZE E CREARE OCCUPAZIONE

22/02/2017 15:17

Un commento all'intervista di Zermo all'Ad Torrisi su La Sicilia del 19 febbraio 2017

Attanasio (Cisl) e Ponzo (Fisascat):«Servono infrastrutture, maggiore professionalità, un vero Ufficio turistico e puntare su eventi e tradizioni come Sant'Agata»

Catania, 21 febbraio 2017 - «Non basta la crescita dei passeggeri a Fontanarossa: per fidelizzare il turismo e creare occupazione, a Catania servono infrastrutture, un vero Ufficio Turistico, maggiore professionalità e formazione degli addetti, un’offerta destagionalizzata che punti su eventi e tradizioni locali, come la festa di Sant’Agata». 

È la ricetta della Cisl e della Fisascat, la federazione dei lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi di Catania, a commento dell’intervista di Tony Zermo all’ad di Sac, Nico Torrisi, pubblicata domenica 19 febbraio su La Sicilia.

«L’aumento del numero dei passeggeri nello scalo catanese è un dato positivo – dicono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, e Rita Ponzo segretaria generale appena confermata della Fisascat Cisl catanese – ma occorrerebbe dare priorità all’incremento delle presenze nel settore, attraverso il superamento dell’eccessiva concentrazione stagionale e la diversificazione dell’offerta». 

«A Catania – sostengono Attanasio e Ponzo - il deficit di infrastrutture materiali e immateriali incide sulla qualità dell'offerta turistica. Infatti, condizioni indispensabili per promuovere il turismo e lo sviluppo dell'occupazione sono la dotazione di adeguati livelli di infrastrutture, come la viabilità locale e internazionale, una politica dei vettori di tutti i tipi, la garanzia di un adeguato livello di conservazione e protezione dei beni ambientali e culturali, la sicurezza, la qualificazione del lavoro e la crescita della professionalità degli addetti».

Attanasio e Ponzo suggeriscono di «ricorrere, ad esempio, ad accordi mirati con compagnie low cost e operatori turistici internazionali; una politica dei prezzi alberghieri adeguata, in quanto oggi è mirata solo a una clientela commerciale e scoraggia quella turistica; un’offerta di intrattenimento, che vada oltre ristoranti, pub e trattorie». 

«I nuovi comportamenti di frazionamento delle vacanze in più periodi, inoltre, impongono la necessità non solo di allungare la permanenza dei turisti ma anche di acquisirne i ritorni, con una politica di fidelizzazione attraverso la valorizzazione delle tradizioni locali, come l’artigianato enogastronomico, per costituire anche a Catania un circuito integrato che valorizzi la città anche nelle forme più tradizionali, come la festa di Sant’Agata.

Serve che la Città Metropolitana costituisca un Ufficio Turistico che coordini le esigenze delle aziende alberghiere e che le informi, con ampio anticipo, sulle iniziative turistiche culturali che il Comune ha deciso di intraprendere. Andrebbero valorizzati e recuperati beni ambientali e culturali, con orari di apertura adeguati alle esigenze del turista.

Serve anche maggiore pulizia e lotta al degrado: riqualificare le aree prospicienti al porto e all’aeroporto per dare al turista un impatto positivo della città e offrirgli il massimo della sicurezza possibile. 

Insomma, per la Cisl e la Fisascat, Catania e il turismo è un binomio che può funzionare, ma ci vogliono organizzazione e investimenti adeguati. Sul piano di sviluppo dell’aeroporto e degli insediamenti commerciali nell’aerostazione, però, aspettiamo da tempo un confronto con l’Ad della Sac.

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