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MORTE OPERAIO EDILE, CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA E APPELLO A NON ABBASSARE LA GUARDIA

MORTE OPERAIO EDILE, CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA E APPELLO A NON ABBASSARE LA GUARDIA

09/04/2018 17:09

Ieri a Santa Venerina

L'esperienza non surroghi la formazione: CPT, Scuola edile e RLST fanno tanto ma non basta 

Ripristinare l'Osservatorio in Prefettura e inserire le materie della sicurezza nelle opportune sedi scolastiche

Catania, 6 marzo 2018 – «Abbiamo appreso della morte di un operaio edile, Alfio Panebianco, avvenuta ieri pomeriggio a Santa Venerina. È una notizia che ci getta nello sconforto: a nome della Cisl e della Filca Cisl di Catania esprimiamo alla famiglia cordoglio e vicinanza. Alle istituzioni, ai datori di lavoro e ai lavoratori ribadiamo la necessità di non abbassare mai la guardia sulla sicurezza».

Lo dichiarano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl etnea, appena saputo dell’accaduto.

«È l’ennesima tragedia avvenuta su un posto di lavoro che ci lascia increduli e attoniti – affermano – perché nonostante l’avanzare del progresso in tanti campi ancora oggi si muore di lavoro. Serve dunque che il settore delle costruzioni diventi sempre più “industriale” non solo nei fatturati ma anche nella strutturazione dei processi di organizzazione del lavoro».

«Tutto ciò ci dice anche – continuano Attanasio e Turrisi – che è necessario non abbassare mai la guardia sulle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. In tal senso il settore delle costruzioni, con i propri enti bilaterali, con l’Ente scuola edile, con i Comitati paritetici (CPT) e i Responsabili territoriali dei lavoratori per la sicurezza (RLST) fa già tanto, ma evidentemente ciò non basta: ai lavoratori e ai datori di lavoro diciamo che è tempo di comprendere che l’esperienza non può surrogare la formazione sui temi della sicurezza».

«Diventa necessario, inoltre, come proposto già da tempo dalla Cisl – concludono – ripristinare, in sede prefettizia, l’osservatorio sulla salute e sulla sicurezza sui posti di lavoro, con la partecipazione delle istituzioni scolastiche. Riteniamo utile, infatti, inserire le materie della sicurezza già nelle opportune sedi scolastiche, attraverso l’intervento degli enti bilaterali di settore e dei fondi interprofessionali, per concorrere a formare a partire dalle giovani generazioni la cultura della tutela e della salute di chi lavora».

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