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CONSIGLIO GENERALE UST CISL CATANIA, IL SEGRETARIO ATTANASIO: «COME SE FOSSIMO NEL DOPOGUERRA»

CONSIGLIO GENERALE UST CISL CATANIA, IL SEGRETARIO ATTANASIO: «COME SE FOSSIMO NEL DOPOGUERRA»

06/08/2021 15:13

L'emergenza indotta dalla pandemia non trova interlocutori locali

A settembre, la Cisl promuoverà una mobilitazione

«Stiamo vivendo come in un contesto post bellico: un'emergenza socio economica prodotta dalla pandemia, un piano Marshall (il Pnrr) per la ricostruzione. Ma mancano gli interlocutori politici. Se il Comune e la Città metropolitana continuano a negarsi al confronto con le parti sociali, per sapere e capire come Catania e la sua area possono sfruttare le opportunità offerte dal piano di ripresa, in autunno la CISL si farà promotrice di una forte mobilitazione».

Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, apre con una voluta iperbole il consiglio generale del sindacato, prima tappa del percorso che porterà al 18° congresso provinciale.

Il parlamentino della Cisl etnea si è tenuto davanti alla segretaria confederale Daniela Fumarola, e a Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana.

«La distruzione di larghi settori economici e le ricadute sui bilanci familiari causate da un’emergenza pandemica mai vista – spiega Attanasio – sembrano davvero riecheggiare il periodo dopo un conflitto. C'è un piano di aiuti economici per ricostruire e mettere le basi per una vera ripresa, un piano con sei assi di intervento in settori strategici del Paese. A Catania, di tutto ciò, purtroppo, non è dato sapere niente».

«È dal mese di gennaio che chiediamo al sindaco Pogliese, anche nella sua veste di sindaco metropolitano, di riprendere il confronto ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Siamo pronti a settembre a promuovere una mobilitazione generale se questo silenzio continuerà.

Abbiamo un estremo bisogno di mettere in campo un patto di corresponsabilità, contrattazione e impegno partecipativo del sindacato confederale, come abbiamo sottolineato nel nostro consiglio generale. Un accordo che tenda a costruire un piano prioritario e strategico, infrastrutturale e sociale, e che contenga: 

1)   la destinazione dell’imponente patrimonio storico e culturale dei grandi ospedali dismessi e dell’imponente patrimonio immobiliare comunale

2)  un piano per la scuola in sicurezza

3)  l’avvio e completamento dell’asse strategico internodale del Porto, dell’Interporto, dell’Aeroporto e della metropolitana

4)   la rivalutazione e messa in sicurezza la Zona industriale

5)   riqualificare le periferie e condurre una concreta lotta all’evasione dei tributi comunali. 

«Un patto che punti a salvaguardare la salute di tutti, a partire dalle fasce sociali più deboli. Un patto di legalità che combatta il dumping contrattuale e salariale in tutti gli appalti e i servizi esternalizzati comunali o svolti sul territorio comunale. 

«C’è bisogno di tutelare il lavoro delle donne e aiutare la conciliazione dei tempi di lavoro e vita. C’è bisogno di sostenere i nostri giovani, i più dilaniati, insieme alle donne e alla popolazione anziana, dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia. E si può fare incentivando l’occupazione e promuovendo la qualità del lavoro.

«Queste alcune delle nostre proposte che rilanciamo, per l’ennesima volta alla politica, e sulle quali chiediamo la convergenza e il dibattito anche alle altre forze sociali catanesi e a quanti, tra gli interlocutori istituzionali, volessero con esse confrontarsi».

In occasione del consiglio generale, è stata integrata anche la segreteria provinciale con l'ingresso di Lucrezia Quadronchi, psicologa, dirigente sindacale della Fisascat Cisl.

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