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Lavoratori agricoli e forestali, Turrisi confermato alla Fai Cisl Catania

Lavoratori agricoli e forestali, Turrisi confermato alla Fai Cisl Catania

12/03/2025 18:02

Celebrato l'8° congresso della federazione

Con lui i nuovi segretari territoriali Camarda e Casolaro. Tra le sfide, riforma dei settori forestale e bonifica, lotta al caporalato, salari adeguati

Catania, 12 marzo 2025 – Riforma del settore forestale e della bonifica, lotta al lavoro irregolare e al caporalato, salari adeguati e opportunità per chi vuole restare e lavorare nel settore agroalimentare. Sono queste le sfide verso cui si vuole impegnare la rinnovata segreteria della Fai Cisl di Catania, appena concluso l’8 congresso della federazione: al confermato segretario generale Alfio Turrisi, si affiancano i due nuovi giovani segretari territoriali Valeria Camarda e Patrizio Casolaro.  

L’elezione è avvenuta alla presenza di Mohamed Saady, segretario Fai Cisl Nazionale, Adolfo Scotti, segretario generale Fai Cisl Sicilia, e Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania.

La relazione di Turrisi ha evidenziato, ancora una volta, la debolezza del sistema contrattuale del settore agricolo, legato ai rischi a cui sono sottoposte le imprese e i loro lavoratori. 

«È settore fragile con molte vulnerabilità - ha sottolineato - legato ai cambiamenti climatici e, in Sicilia, ha l’aggravante della carenza idrica, che l’anno scorso ha messo in serie difficoltà tante imprese, con la conseguente mancata produzione o peggio ancora l’abbandono degli impianti, come i tantissimi casi successi anche nella piana di Catania».

«Diventa utile e importante - ha aggiunto - per tante aziende agricole siciliane la riforma del settore “Bonifica”: non si può più aspettare, sono enti commissariati da oltre 30 anni, con personale sempre più esiguo a scapito della gestione. Sappiamo che il DDL è stato approvato dalla commissione regionale al bilancio  auspichiamo che abbia lo stesso riscontro positivo anche in aula». 

«Anche nel settore forestale aspettiamo da tempo una vera riforma, una priorità per noi, per il patrimonio boschivo siciliano, ma soprattutto per i lavoratori: occorre urgentemente una legge che riordini il settore, riduca la precarietà, ma soprattutto apra le porte ai giovani». 

Per Turrisi «in agricoltura, la sfida più impegnativa è contrastare il lavoro irregolare. «Vi si annidano fette di lavoro nero - ha rimarcato - lavoratori sottopagati, forme di caporalato e concorrenza sleale alle aziende virtuose che applicano i contratti e riconoscono la giusta retribuzione ai lavoratori». 

«Servono, invece, salari adeguati al costo della vita, ma la risposta non può essere certamente un salario minimo “per legge", ma attraverso la contrattazione e una sana produttività. Occorre ampliare la contrattazione di 2° livello, in modo da equilibrare la crescita della produttività delle aziende a quella economica dei lavoratori, per avere una equa distribuzione della redditività».

«Per l’ingresso dei lavoratori stranieri - ha concluso Turrisi - occorre riformare il sistema normativo, contrastare ogni forma di razzismo, migliorare le norme richiedenti asilo e protezione umanitaria. Le pubbliche amministrazioni devono realizzare alloggi, evitando i campi nelle periferie delle città, come abbiamo visto a Ciappe Bianche (Paternò), approfittando dei 200 milioni di euro messi a disposizione dei comuni dal PNRR». 

Attanasio ha ribadito la stretta sinergia che lega l’azione sindacale della Cisl etnea con la Fai provinciale sull’equità dei salari, il corretto impiego delle risorse contro la siccità e la lotta al lavoro irregolare e al caporalato

---Nella foto, da sin. Camarda, Turrisi, Casolaro(rn)

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