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L'INTERVISTA-COMMIATO DI ROTA E IL DELUDENTE RAPPORTO TRA LE FORZE SOCIALI E LE ISTITUZIONI LOCALI

L'INTERVISTA-COMMIATO DI ROTA E IL DELUDENTE RAPPORTO TRA LE FORZE SOCIALI E LE ISTITUZIONI LOCALI

11/06/2021 18:05

Lettera del segretario Maurizio Attanasio alla direzione del quotidiano La Sicilia

Catania, 9 giugno 2021 - Gentile direttore

nell’intervista di commiato che Giacomo Rota, segretario della Cgil etnea, ha rilasciato a Rossella Jannello, e pubblicata sul quotidiano martedì 8 giugno, un passaggio, in particolare, emerge per la portata di interesse generale per i cittadini catanesi, quando definisce “Catania un ossimoro: complessa, completa ma irrisolta”. Città dove “il rapporto tra le forze sociali e le istituzioni locali e regionali è molto deludente”. Dove, cioè, a parere nostro, la rappresentanza e l’intermediazione delle istanze sociali viene spesso relegata a semplice ruolo notarile.

In questi anni, sono state molte le vicende in cui la Cisl si è trovata al fianco della Cgil di Rota. A volte partendo da presupposti ideali e strategici diversi, ma con l’obiettivo finale comune di garantire, attraverso il ruolo dei corpi intermedi della società catanese, rappresentanza alle fasce sociali più deboli, ai lavoratori, alle famiglie, agli anziani, ai giovani.

Lo abbiamo fatto, e continuiamo a farlo, nel pieno della crisi economica di lunga data che fa ancora sentire le sue frustate sui nostri territori, lo abbiamo fatto anche nell’ultima emergenza che da sanitaria è diventata sociale e che ha inciso profondamente nei bilanci familiari come in quelli delle imprese. Lo abbiamo fatto, e continuiamo a farlo, cercando pervicacemente il confronto con le istituzioni che governano i territori, sulle questioni che segnano la vita e il futuro delle persone e delle comunità.

Certo, ciò non è sempre accaduto con successo. E magari le stesse forze sindacali dovrebbero cercare responsabilità proprie da non poter addebitare ad altri. Ma come non dare ragione a Rota: se l’interlocuzione è stata deludente ciò è dovuto soprattutto proprio a una classe politica che si è spesso sottratta al confronto, quasi insofferente nel dover dar conto a chi rappresenta voci e volti della società catanese.

Sbaglia chi pensa di governare da solo, o in compagnia di chi fa mero scambio politico del necessario confronto sociale e rappresentativo dei lavoratori e della società. La Cisl continuerà a valutare le azioni positive, senza se e senza ma, che riguardino lo sviluppo e la coesione sociale, che portino alla crescita della città e della provincia di Catania, scevra da appartenenze partitiche o amicali.

Siamo disponibili a sederci accanto a chi dimostra di affrontare i molti problemi che investono Catania con lo stesso spirito volto al bene comune e agli interessi di lavoratori e cittadini. Siamo certi che con Cgil e Uil si possa lavorare in un clima unitario che porti al necessario confronto con il sindaco di Catania e della Città metropolitana, affinché, ad esempio, si possa programmare una progettualità per impegnare le risorse ingenti del PNRR, in particolar modo su gestione dei rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali, sviluppo, occupazione e altro.

Ecco, se un augurio la Cisl di Catania fa a Giacomo Rota è di portare con sé l’esperienza di Catania, certi che saprà compenetrarla nel nuovo compito che lo aspetta, nel rispetto del rapporto confederale e dei ruoli reciproci con le altre rappresentanze sindacali e le controparti politiche e imprenditoriali.

Ma un’altra cosa ci auguriamo: che l’eredità che lascia al suo successore sia in linea con la generosità e la lealtà con la quale anche la Cisl ha interpretato e condotto battaglie comuni nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini catanesi di tutti i territori comunali.

Buon lavoro, Giacomo Rota. Ad maiora. Per la Sicilia e per Catania.Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania

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