Home  -  News

NUOVO ISEE, CROLLO NELLA RICHIESTA: -80 PER CENTO NEI PRIMI MESI 2015

NUOVO ISEE, CROLLO NELLA RICHIESTA: -80 PER CENTO NEI PRIMI MESI 2015

12/05/2015 18:41

Sollecitato l’intervento dell’amministrazione in Commissione ministeriale

Il nuovo sistema di calcolo e il mancato adeguamento dei minimi da parte dei Comuni penalizzano l’accesso alle prestazioni sociali

Rotolo (Cisl CT): «L’assessore Villari per l’Anci, nella Commissione istituita dal ministro Poletti, occasione per chiarimenti definitivi ed estensione dell'uso»

Catania, 12 MAGGIO 2015 – Il ricorso agli Isee, Indicatore di situazione economica, la dichiarazione per ottenere prestazioni sociali agevolate, in provincia di Catania è calato dell’oltre 80 per cento. Un dato allarmante per la Cisl etnea che si rivolge all’amministrazione comunale di Catania per sollecitarne un deciso intervento in sede di Commissione consultiva ministeriale, vista la recente designazione dell’assessore Angelo Villari in rappresentanza dell’Anci.  

«I dato che abbiamo registrato presso le nostre sedi – spiega Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese – è molto preoccupante. Tanti cittadini e anche tanti Comuni si sono trovati in difficoltà e nell’incertezza dopo che è cambiato il sistema di calcolo e che il TAR del Lazio ha dichiarato illegittime alcune parti del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che disciplina il nuovo Isee».

I dati parlano di un crollo nelle richieste: nei primi quattro mesi del 2015 a Catania ci sono state 396 richieste di Isee, contro circa 1600 del 2014; in provincia, 1951, contro le quasi 12mila del 2014.

«Il fatto è – sottolinea Rotolo – che se da un lato è cambiato il sistema di calcolo della situazione economica familiare, diventato più trasparente ed equo, dall’altro i Comuni non hanno adeguato i requisiti minimi necessari per poter usufruire delle prestazioni. Tante amministrazioni hanno infatti privilegiato soluzioni transitorie che hanno ritardato l’applicazione del nuovo Isee».

Secondo Rosaria Rotolo, «tutto ciò ha di fatto aggravato il disagio delle famiglie con disabili o non autosufficienti perché le criticità emerse hanno fatto da barriera nell’esercitare il diritto alle prestazioni sociali e generato confusione nell’erogazione dei servizi. Solo qualche giorno fa, e dopo varie sollecitazioni anche da parte della Cisl e dei Comuni siciliani, una nota della Regione siciliana ha portato qualche chiarimento. E dopo altrettante sollecitazioni al ministro Poletti, a Roma si insedierà una Commissione consultiva, con le forze sociali e l’Associazione dei Comuni».

«La notizia della presenza nella Commissione dell’assessore Villari in rappresentanza dell’Anci, e l’autorevolezza del sindaco Enzo Bianco che dell’Anci presiede il Consiglio nazionale – conclude Rotolo – riteniamo possano rappresentare una grande opportunità perché, con la profonda conoscenza del tema, si arrivi ai chiarimenti definitivi e perché l’impiego dello strumento Isee si estenda sempre più anche nei Comuni catanesi, dove sono tantissimi le famiglie, i cittadini disabili, i pensionati in difficoltà che hanno bisogno di prestazioni sociali oggi sempre più fondamentali».

CANALE - CISL CATANIA

A PROPOSITO DI
La Donna
CANALI TEMATICI