Incidenti sul lavoro, «A Catania un terzo delle denunce regionali. Non si rinvii la patente a crediti»
06/10/2024 18:23
Il report della Cisl nazionale al 31 luglio 2024
La Cisl etnea impegnata nella formazione e nell'aggiornamento permanente degli RLS di tutte le categorie
Catania, 17 settembre 2024 - «Dal primo di gennaio 2024 al 31 luglio 2024, 4306 denunce, il 33,3 percento del totale regionale: Catania si conferma la provincia siciliana con il maggior andamento infortunistico sul lavoro. La deputazione siciliana in parlamento si adoperi perché non venga rinviato l’avvio della patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri, previsto per l’1 ottobre».
È l’appello di Maurizio Attanasio e Lucrezia Quadronchi, rispettivamente segretario generale e territoriale della Cisl etnea, alla luce dei dati contenuti nel report della Cisl nazionale sugli infortuni sul posto di lavoro pubblicato ieri e delle proposte di rinvio presentate da maggioranza e opposizione.
«La provincia etnea – continuano Attanasio e Quadronchi – conferma l’andamento già evidenziato a inizio anno, quando nel solo mese di gennaio, i dati Inail indicavano 499 casi (+45 rispetto al 2023), il 27 per cento del totale regionale. Oggi, il report della Cisl nazionale attesta che quella percentuale supera addirittura il 33 per cento: un terzo del totale regionale».
Secondo i due dirigenti sindacali della Cisl catanese «gli incidenti sul lavoro cambiano, a volte anche in modo drammatico, il contesto familiare e le capacità lavorative delle persone. Riteniamo vergognoso che ancora in parlamento, sulla spinta di lobby politiche ed economiche, si stia perdendo tempo nel confermare l’avvio della patente a crediti che dovrebbe scattare dall’1 ottobre. Ci appelliamo alla deputazione nazionale siciliana, e catanese in primis, perché si adoperi in modo da non rinviare l’applicazione del decreto relativo».
«Il meccanismo della patente a crediti, assieme all’aumento degli organici ispettivi e della certificazione delle attività degli enti formativi – sottolineano ancora - potrà funzionare da deterrente perché si avvii un reale processo di trasformazione delle politiche sulla salute e sicurezza nel mondo del lavoro».
«Da parte nostra – concludono Attanasio e Quadronchi -a Catania, assieme al Dipartimento nazionale salute e sicurezza della Cisl e le altre istituzioni locali competenti, abbiamo già avviato un percorso permanente di formazione e aggiornamento dei rappresentanti dei lavoratori (Rls) di tutte le federazioni di categoria della Cisl, con l’obiettivo di pianificare strategie condivise, sindacali e legali, per presidiare in modo strutturale il contrasto agli infortuni sui luoghi di lavoro, insieme alle malattie professionali, in evidente crescita anche nella nostra provincia, nell’ottica più ampia e complessiva del benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. Un'attività che tornerà utile all’Osservatorio permanente provinciale promosso dalla Prefettura di Catania per condividere criticità o buone prassi nella cultura della prevenzione dei rischi e degli incidenti sul lavoro».
(rn)