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AEROPORTO, INFONDATE LE ACCUSE AI LAVORATORI DI KATANE HANDLING

AEROPORTO, INFONDATE LE ACCUSE AI LAVORATORI DI KATANE HANDLING

06/12/2013 17:22

Il 2 dicembre i lavoratori erano andati via alla fine del turno. Secondo l’Ad della Sac, si sarebbero rifiutati di assistere gli aeromobili in arrivo da Palermo dopo l’allarme rientrato per la cenere dell’Etna

Cisl e Fit Cisl: «I disagi colpa del sistema organizzativo non funzionale e “scopiazzato” da altre realtà differenti»

Catania, 5 dicembre 2013 – Le segreterie provinciali della Cisl e della Fit Cisl ritengono oltremodo sorprendente, oltre che del tutto priva di fondamento, la recente dichiarazione dell’amministratore delegato della Sac che ha bollato come “irresponsabili” i lavoratori dell’handling, che si occupano dell’assistenza agli aeromobili, perché a suo dire, lo scorso 2 dicembre, si sarebbero rifiutati di prestare servizio nell’occasione del rientro da Palermo di sette voli lì dirottati a causa della caduta di cenere vulcanica dall’Etna.

Gli “irresponsabili” sarebbero una ventina di dipendenti di Katàne Handling, società di circa 400 dipendenti controllata all’80 per cento dalla Sac, che sono andati via regolarmente alla fine del loro turno di servizio e ai quali non è stato neanche chiesto di fare straordinario.

È opportuno sottolineare, invece, dallo scorso 18 novembre, i lavoratori subiscono, assieme a tutti i loro colleghi, gli effetti di una non meglio identificata nuova organizzazione del lavoro che, come è dimostrato dai fatti, ha prodotto soltanto disservizi nonostante gli sforzi di tutte le maestranze.

La Cisl e la Fit Cisl di Catania rilevano, con enorme rammarico, che non è la prima volta che si leggono dichiarazioni di tale tipo: era già accaduto lo scorso 17 settembre, quando l’Ad parlò di “tolleranza zero” nei confronti di 15 lavoratori, “colpevoli” soltanto di essere assenti quel giorno per malattia, dipendenti di Sac Service, società controllata al 100 per cento dalla Sac, che gestisce le attività di controllo della sicurezza aeroportuale.

La ragione vera dei disagi del 2 dicembre, così come di altri disservizi che dal 18 novembre talvolta si registrano, risiede quindi nell’adozione di un “sistema organizzativo del lavoro” non funzionale alle attività da svolgere. Un sistema “scopiazzato” da altre differenti realtà aeroportuali e imposto da uno station managerche, finora, si è distinto soltanto per aver rifiutato il confronto con le organizzazioni sindacali e per la manifesta volontà di azzerare tutti i diritti di chi, in quell’aeroporto, ha la fortuna di lavorare e da anni presta diligentemente e con sacrificio la propria opera.

Occorre ricordare, infatti, che lo sviluppo positivo del volume di traffico dell’aeroporto etneo è stato reso possibile grazie anche al contributo decisivo delle lavoratrici e dei lavoratori aeroportuali che, da decenni, assistono gli aeromobili in arrivo e partenza e fanno funzionare al meglio l’infrastruttura aeroportuale.

La Cisl e la Fit Cisl di Catania, quindi, oltre a dichiarare la più ampia disponibilità al confronto su tali temi, chiedono ai vertici della Sac di adoperarsi per ritirare le contestazioni del tutto infondate notificate ai dipendenti, di tenere ogni tanto in considerazione la possibilità che la verità può essere anche diversa da come viene loro rappresentata e, infine, di guardare alle lavoratrici e ai lavoratori come a delle risorse da valorizzare e non a dei costi da abbattere.

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