PUBBLISERVIZI, UN GRUPPO DI LAVORO ALLA REGIONE PER SALVARE LA SOCIETÀ
22/11/2017 12:00
La legge Madia consente di rilanciare la società, ma occorre un piano aziendale di risanamento
Catania, 20 novembre 2017 - Un gruppo di lavoro permanente alla Regione per approntare un piano strategico di recupero della Pubbliservizi e salvare la società e i lavoratori, in applicazione della “legge Madia” e della circolare 100/2017.
A chiederlo sono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Rita Ponzo, segretaria generale della Fisascat Cisl etnea, dopo l’assemblea dei lavoratori che si è svolta oggi alla presenza di Salvo Cocina, commissario straordinario della Città Metropolitana.
«Siamo fortemente preoccupati – affermano Attanasio e Ponzo – perché ci aspettavamo proposte concrete per rilanciare la Pubbliservizi tanto dalla Città Metropolitana quanto dal consiglio d’amministrazione della società. Invece non si intravvede una via d’uscita e i lavoratori sono già al secondo mese senza stipendio».
«La soluzione del contratto triennale prospettata dal commissario Cocina - continuano - anche se prevede risorse che sono insufficienti, è percorribile solo se il presidente Ontario è disposto a firmarlo. Ma serve che la Pubbliservizi chiuda il suo bilancio, consolidando la situazione debitoria, solo così la Città Metropolitana può integrarlo nel proprio e chiedere interventi adeguati alla Regione.
«La stessa Città metropolitana - sottolineano - è in difficoltà finanziarie, a seguito del prelievo forzoso dello Stato e di alcune cause debitorie. Finora, a Catania sono arrivate briciole dalla Regione rispetto a risorse più cospicue ottenute da altre ex Province».
«Ora - concludono Attanasio e Ponzo - la legge124/2015 e le ultime circolari esplicative di riforma della pubblica amministrazione per le partecipate, consentono la dichiarazione dello stato di crisi e contemporaneamente il rilancio della società. Ma occorre un piano aziendale di risanamento, inserito in un percorso condiviso, e la Regione non può far mancare il suo intervento».