PROTESTA COOPERATIVE, SOLIDARIETÀ A LAVORATORI E ASSISTITI
28/09/2018 18:36
Attanasio (Cisl), Coco (Cisl Fp) e Lombardo (Fnp): «Venerdì con assistenti e famiglie a sostenerne le ragioni»
Ribadita la richiesta di incontro tra Cgil-Cisl-Uil e Comune sulle politiche sociali e sul piano di rientro
Catania, 19 settembre 2018 - «Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori delle cooperative che assistono anziani e disabili e siamo fortemente preoccupati per la ripercussioni sui servizi prestati ai soggetti più deboli della popolazione. Ribadiamo all’assessore Lombardo la richiesta di incontrare i sindacati già avanzata mesi fa, per discutere della condizione complessiva in cui si trovano le politiche sociali comunali».
A dirlo sono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, Armando Coco, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica catanese, e Marco Lombardo, segretario generale della Fnp Pensionati Cisl etnea, in relazione alla protesta dei lavoratori delle cooperative che reclamano molte mensilità arretrate.
«Siamo pronti a sostenere venerdì prossimo le ragioni dei lavoratori, delle famiglie degli assistiti, anziani, disabili e studenti - aggiungono – vittime della precaria situazione in cui i servizi sociali comunali si sono ritrovati per situazioni che si trascinano da diversi anni, ormai troppi! Già la gestione nella passata amministrazione è stata a dir poco approssimativa e poco attenta: attendiamo ancora di sapere, ad esempio, come sono stati spesi i fondi di tutte le fonti di finanziamento dei servizi di protezione sociale, di bilancio, regionali, nazionali e comunitarie, a partire dai Pac continuando con quelli del PON Metro e le altre risorse già assegnate al distretto socio sanitario di Catania».
«Comprendiamo le difficoltà economiche che il Comune dovrà ora gestire – sottolineano i tre segretari – e auspichiamo che l’incontro con l’amministrazione comunale che la Cisl, assieme a Cgil e Uil, ha chiesto, possa affrontare le spinose questioni e dare le giuste risposte ai tanti lavoratori del settore e, soprattutto, ai fruitori di questi servizi che sono la parte più debole della società».
«Ribadiamo – concludono Attanasio, Coco e Lombardo – che per poter predisporre una seria programmazione dei servizi serve conoscere non solo i risultati raggiunti sino a oggi dalle misure già avviate, ma anche le condizioni complessive dei servizi sociali, delle risorse e delle prestazioni fornite. E, non certo per ultimo, anche il piano di rientro che dovrà essere approntato per affrontare la delicata situazione finanziaria delle casse comunali».
(rn)