LA CISL MEDICI SICILIANA SCRIVE AL PRESIDENTE CROCETTA
18/02/2015 22:47
Farinella: "Intendiamo ribadire la necessità improcrastinabile di promuovere ogni azione che consenta di evitare il ripetersi di eventi drammatici quali quelli verificatisi a Catania e Trapani."
Al Sig. Presidente della Regione Sicilia
On .le Rosario Crocetta
All’Assessore alla Salute
D.ssa Lucia Borsellino
Loro Sedi
Palermo 16/02/2015 - Prot. 03/SG
In presenza della drammaticità degli accadimenti che hanno caratterizzato i giorni scorsi in cui giovani Vite appena iniziate hanno avuto fine,ogni dire rischia di apparire inopportuno ed inadeguato.
Per tale ragione abbiamo scelto di non prendere parte nei giorni scorsi al dibattito animatosi sull’onda emozionale evocata dagli accadimenti luttuosi di Catania e Trapani e per i quali esprimiamo il cordoglio e la vicinanza alle famiglie così tragicamente provate.
Sono invero forse trascorsi troppo pochi giorni dai tragici eventi per parlare di organizzazioni del lavoro, di tecnicismi ,di posizioni intellettuali. Il rischio è quello di apparire cinici .
Poiché però purtroppo nessuno può in atto escludere che l’accaduto potrebbe essere correlabile ad eventuali errate scelte progettuali e/o da eventuali criticità del Sistema non opportunamente valutate preliminarmente,ci sembra opportuno oltre che doveroso intervenire nel merito di quanto accaduto.
Lo facciamo purtroppo ribadendo quanto già da tempo e reiteratamente rappresentato!
Nelle troppo rare occasioni di confronto con l’assessorato, la Cisl Medici ha chiesto di analizzare talune criticità presenti nel modello progettuale proposto dall’assessorato, redatto, ci sia consentito dire, con presunzione e supponenza e senza mai avvalersi della collaborazione offerta dal Sindacato dei Medici.
E’ importante che nell’assunzione delle responsabilità di ciascuna parte, che l’opinione pubblica sia messa a conoscenza del fatto che Piano Organizzativo della Rete assistenziale in Sicilia è stato scritto in assenza di concertazione con i Medici, senza che sia mai emersa da parte dell’assessorato la volontà di procedere lungo un percorso che potesse rendere le scelte condivise e conseguentemente accettate con adesione piena e convinta da parte dei dirigenti medici e degli operatori sanitari del Servizio pubblico.
L’assessorato ha pervicacemente e ostinatamente continuato a coltivare e praticare scelte organizzative e di pianificazione territoriale dei servizi, imponendo modelli organizzativi connotati da paradigmi teorici e ancillari al perseguimento di obiettivi a prevalente, e talora esclusiva, valenza economico-gestionale,al fine di mettere in ordine i conti procedendo esclusivamente con una politica di tagli sugli organici e sui posti letto, depauperando aree intere della regione dei Presidi sanitari minimi a erogare risposte.
Le molteplici criticità immanenti a tale metodologia, marcatamente economicistica e poco attenta ai veri bisogni di salute delle comunità siciliane, nei mesi scorsi sono state reiteratamente individuate e segnalate dal Sindacato, ma sistematicamente ignorate dall'assessorato.
Ci rincresce dovere ricordare che non sono mai stati attivati i tavoli tematici di programmazione da noi richiesti finalizzati a riconsiderare scelte a nostro avviso sbagliate o quantomeno perfettibili,sia in ordine alla a consistenza degli organici sia in merito alla individuata dislocazione territoriale dei presidi sanitari e delle specialità.
Si è voluto ad ogni costo adottare modelli organizzativi mutuati da altre realtà, applicandoli forzosamente alla Rete regionale di assistenza e imponendoli ai medici e agli operatori sanitari con decisioni unilaterali e penalizzanti.
Non si è data alcuna dignità di confronto alle criticità segnalate dalla dirigenza medica e dagli operatori sanitari. Si è ignorato il ruolo delle rappresentanze degli attori del sistema i soli responsabili delle risposte vere da erogare a persone vere.
Sia ben chiaro che non traiamo alcuna gratificazione dal constatare di avere avuto,purtroppo, una visione profetica della fragilità del Sistema, né siamo usi a praticare riti predatori o opportunisti in presenza di eventi luttuosi di fronte ai quali è dovuto solo rispetto! Neppure ci appartiene l’attuazione di difese corporative.
Intendiamo piuttosto ribadire la necessità improcrastinabile di promuovere ogni azione che consenta di evitare il ripetersi di eventi drammatici quali quelli verificatisi a Catania e Trapani.
E’ imprescindibile porre fine ai processi di piazza sommari e pregiudiziali ed alle anticipazioni delle sentenze emesse prima di qualunque istruttoria circostanziata che abbia definito le eventuali responsabilità degli operatori.
I medici e gli operatori sanitari sono una risorsa del sistema non è di un Paese civile permettere che siano i bersagli di dichiarazioni giustizialiste e demagogiche, gli agnelli sacrificali da offrire alla opinione pubblica in assenza di istruttorie concluse e di sentenze emesse!
Ogni responsabilità accertata andrà sanzionata certamente con rigore!
Con altrettanto rigore chiediamo si proceda alla contestuale verifica delle responsabilità strategiche dell’assessorato in relazione a una programmazione sanitaria a nostro avviso inadeguata e nel caso si ravvisino responsabilità ,si sia conseguenti.
Non siamo interessati a chiedere le dimissioni dell’assessore alla Salute, ma apprezzeremmo molto assieme ai cittadini siciliani, che l’assessore ponesse fine alla consuetudine comportamentale sinora praticata, aprendosi finalmente ad un confronto vero con coloro che ogni giorno lavorano negli ospedali e nei presidi sanitari del territorio, che si confrontano con problemi reali e con persone reali,e non con elaborazioni metodologiche e modelli teorici,e si rendesse disponibile a promuovere una verifica congiunta con i sindacati medici sulla tenuta del Sistema nell'attuale articolazione.
E’ sotto gli occhi di tutti che il sistema ha la necessità di una revisione analitica e condivisa.
Rivalutare le proprie posizioni con umiltà e senza difese d’ufficio, beninteso da nessuna delle parti in causa,trasmetterebbe ai cittadini siciliani e agli operatori un messaggio positivo e tranquillizzante.
Solo le pietre non possono cambiare opinione!
Signor Presidente, assessore, siano convocate le delegazioni sindacali e si rinnovino i valori del confronto democratico e della concertazione con le parti sociali!
Impegniamoci uniti per superare criticità e disfunzioni e rendere sicuro efficiente ed efficace il Sistema Sanitario Regionale!
Sarà così a tutti finalmente chiaro che una serena analisi congiunta,con assunzione pubblica delle responsabilità e degli Impegni di ciascuna delle parti, ha come unico obiettivo la ricerca di soluzioni ed azioni positive, nell'esclusivo interesse dei cittadini e degli operatori della sanità.
Il segretario generale
Enzo Massimo Farinella