AEROPORTO, LE SOCIETÀ DI HANDLING APPLICHINO LA CLAUSOLA SOCIALE
12/06/2015 11:18
La concorrenza al ribasso scaricata sul costo del lavoro e sulle spalle dei lavoratori. Si fermino le assunzioni.
Domani, venerdì 12, all’Enac, a Catania tavolo tra organizzazioni sindacali ed Enac
Catania, 11 giugno 2015 – «L’espansione del trasporto aereo a Catania deve andare di pari passo con il rispetto delle regole: le società di handling devono osservare la clausola sociale per mantenere la continuità lavorativa e dare serenità ai dipendenti. È necessario, dunque, che le istituzioni si assumano la responsabilità di evitare il pericoloso dumping tra aziende di handling più giovani e aziende di più lunga storia, dove i lavoratori sono inquadrati con contratti più costosi».
È quanto hanno detto oggi Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con le rispettive federazioni dei trasporti Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, nella conferenza stampa convocata per denunciare la situazione delle aziende di servizi a terra dell’aeroporto di Catania.
Erano presenti i segretari generali provinciali Giacomo Rota (Cgil), Rosaria Rotolo (Cisl), Fortunato Parisi (Uil) e Carmelo Mazzeo (Ugl); i segretari generali provinciali Alessandro Grasso (Filt), Mauro Torrisi (Fit) e Mario Marino (Ugl T.A.), il segretario territoriale Antonio Oranges (Uiltrasporti).
Per i sindacati, che si sono appellati a Enac, Sac e Prefettura di Catania, la condizione di insularità della Sicilia, e le esigenze di collegamenti del territorio catanese in particolare, pongono il trasporto aereo come settore fondamentale per la mobilità di passeggeri e merci, «ma non si può più consentire che il settore sia una giungla».
«Le quattro società di handling dello scalo di Fontanarossa, GH Catania srl, Aviation Service srl, Ata Italia srl e Aviapartner spa, in virtù del libero mercato, si fanno spesso una concorrenza che sta raggiungendo livelli non più sopportabili perché scaricata sulle spalle del costo del lavoro e dei lavoratori. Già tre di esse sono in regime di ammortizzatori sociali. E tutto ciò avviene senza che sia applicata con regolarità la “clausola sociale” che permetta ai lavoratori di seguire il passaggio di una compagnia da un handling all’altro».
«Per questo – hanno detto Rota e Grasso (Cgil e Fill) - oggi chiediamo a Enac, Sac e Prefettura di evitare pericolose tentazioni; la tentazione, cioè, di giocare al costo più basso. Non si potrà mai sperare che le condizioni tra aziende in corsa siano pari, ma per tutelare i lavoratori è necessario che si blocchino le nuove assunzioni e che si crei un elenco di lavoratori a tempo determinato e indeterminato, affinché il divario tra gli attori della competizione non sia eccessivo».
Per Rotolo e Torrisi (Cisl e Fit), «nel trasporto aereo etneo è cambiato il panorama, i problemi ci sono non solo con l’handling ma anche con le compagnie low cost. Occorre evitare che diventi una giungla e arrivare a un accordo territoriale che definisca le regole per il passaggio dei lavoratori con le tutele già maturate, assieme al vettore che cambia società di handling. Ciò perché torni la serenità e la continuità lavorativa per tantissime lavoratrici e lavoratori».
«Chiediamo la garanzia del rispetto della clausola sociale e delle regole contrattuali – hanno aggiunto Parisi e Oranges (Uil e Uiltrasporti ) – fermando per ora le assunzioni per evitare il rischio della ulteriore precarizzazione del lavoro in aeroporto».
Mazzeo e Marino (Ugl e Ugl T.A.) hanno denunciato «l’apertura di una falla nei contratti tra le società di handling con le compagnie aeree a causa del comportamento di una delle che ha tolto un appalto a un’altra, facendo però calare il costo del lavoro. Tutto ciò va impedito per permettere ai lavoratori di avere certezza della continuità lavorativa».
Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con le rispettive federazioni dei trasporti Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo incontreranno domani, venerdì 12 giugno, alle 12, nella sede dell’Enac di Catania, le società di handling per discutere della bozza di contratto per l’applicazione della clausola sociale.