SANITÀ, BENE RAZZA SULL'ATTIVAZIONE DEI PUA
05/11/2018 13:26
Lo sblocco delle somme per le Aziende sanitarie
Attanasio: «Una nostra richiesta sin dal PAC Anziani: ora completare la riforma sanitaria col San Marco e i pronto soccorso»
Catania, 7 ottobre 2018 - «Apprendiamo con soddisfazione una notizia che attendavamo da qualche anno: la nostra richiesta di attivare il Punto Unico di Accesso (PUA) per razionalizzare e indirizzare la spesa pubblica verso gli interventi socio-sanitari presto sarà realtà. Tutto ciò grazie agli 8 milioni e 630 mila euro previsti dall’assessore Razza per le Aziende Sanitarie Provinciali per garantire funzionalità al sistema dell’assistenza ai disabili e agli interventi socio-sanitari».
Così commenta Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, lo sblocco dell’attivazione dei PUA (Punto Unico di Accesso) presso le Aziende sanitarie provinciali per migliorare il servizio ai disabili, ma anche per essere punti di riferimento unici per tutte le istanze relative ai servizi d’assistenza.
«La Cisl di Catania ha reclamato l’attivazione dei PUA – ricorda – sin dall’avvio del Pac anziani, ovvero il Piano di Azione e Coesione di cura per le persone ultra65enni bisognose di cure socio-sanitarie. I PUA sono elementi importanti della riforma sanitaria siciliana, in quanto nodi di connessione fondamentali assieme al CUP, il Centro unico di prenotazione, e ai Presidi sanitari territoriali, per mettere il cittadino utente al centro del sistema».
Per il segretario della Cisl etnea c’è anche un importante risvolto nella riqualificazione e nella ottimizzazione delle risorse disponibili. «Il PUA - sottolinea - aiuterà anche i Comuni dell’area metropolitana, ad esempio, a tenere sotto controllo la spesa sui ricoveri in Residenze Sanitarie Assistite ed evitare, così come accadeva in passato, l’accumulo di spese fuori bilancio e la efficienza e la efficacia degli interventi agli utenti».
«Un plauso va quindi fatto all’assessore Razza – conclude Attanasio - che finalmente mette fine a una vergogna tutta siciliana sugli interventi a malati, anziani e disabili. Ora auspichiamo che la riforma sanitaria siciliana vada speditamente verso la sua compiutezza, e a Catania si concluda l’iter realizzativo dell’ospedale San Marco e la razionalizzazione dei pronto soccorso cittadini nell’interesse della collettività, fatta dagli assistiti, dalle famiglie, dai cittadini e dagli operatori».
(rn)