Acqua, Femca Cisl e Cisl: “A rischio milioni di euro di investimenti per il sistema idrico di Catania»
24/11/2023 14:01
Occorre che la gestione del servizio abbia visione industriale e che si parta dal confronto con i sindacati
Catania, 24 novembre 2023 - “Sono a rischio gli investimenti per il settore idrico di Catania e provincia per la situazione di stallo nella gestione del servizio idrico integrato”. A lanciare l’allarme la Femca Cisl Sicilia e Catania e la Cisl Catania che rimarcano: “In ballo ci sono milioni di euro che potrebbero davvero cambiare il volto del sistema idrico in questo territorio, garantendo servizi efficienti ed efficaci a cittadini e imprese. Ma a oggi non si registrano passi in avanti, tutto resta cristallizzato”.
La Femca Cisl e la Cisl sottolineano la necessità di un piano industriale da parte del gestore unico “per avere il quadro completo su personale, investimenti e sedi e ricadute sull’occupazione. Un percorso che deve essere oggetto di confronto con i sindacati, ancor di più visto che tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, insistono sul territorio catanese. E soprattutto perché da un lato si parla di un bene essenziale, che per cause climatiche inizia a scarseggiare e dall’altro per la notevole mole di investimenti che nel settore serve fare il più velocemente possibile”.
Il caso di Catania non è isolato nella regione, come rimarca la Femca Cisl Sicilia.
“La gestione del servizio idrico - afferma Stefano Trimboli segretario generale Femca Cisl Sicilia - è a macchia di leopardo nell’isola. È necessario andare incontro a quanto previsto dalla legislazione nazionale rispetto alla gestione della distribuzione e della tariffazione del servizio idrico, come nel recente passato rammentato dalla Corte Costituzionale. Non può esistere “un modello siciliano” di servizio idrico, e le iniziative politiche, siano esse di carattere legislativo, siano esse di carattere organizzativo, devono avere il precipuo obiettivo di assicurare il pieno ed efficace impiego delle risorse finanziarie derivanti dal Pnrr e destinate agli interventi infrastrutturali necessari a ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza del servizio, così da superare la endemica frammentazione gestionale esistente già segnalata dall’Arera stessa”.
Per il segretario generale della Cisl Catania, Maurizio Attanasio: “La gestione unica è una necessità ineludibile”. “Un sistema di fruizione di un servizio essenziale non nasce per servire se stesso, ma gli utenti - dichiara Attanasio - E a causa dell'assenza di un un'unica gestione ci siamo permessi, disattendendo la Galli prima e il testo ambiente poi, oltre il 70% delle perdite in rete, l'acqua potrebbe non mancare, ma una importante quantità si perde), una fognatura e depurazione inesistente, un water service divide con altre regioni inaccettabile. Ci siamo permessi l'assenza di una visione organica del territorio, con grossi limiti gestionali facendoci persino infliggere sanzioni dalla Ue”.
(rn)