RSU IGIENE AMBIENTALE, LA FIT TORNA IN COMPETIZIONE: 2 SEGGI A CATANIA
30/10/2017 12:48
Il 25 e 26 ottobre tornata elettorale nazionale
Torrisi (Fit Cisl Catania): «Sistema caratterizzato ancora da grande frammentazione e uso sconsiderato delle ordinanze urgenti dei sindaci»
Catania, 27 ottobre 2017 – Nelle giornate del 25 e 26 ottobre, si sono svolte a livello nazionale le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) tra i lavoratori del settore Igiene ambientale, addetti alla raccolta e allo smaltimento rifiuti. Nella provincia di Catania il settore conta circa 1500 dipendenti.
Nella città di Catania, i 480 votanti su 689 lavoratori del cantiere hanno assegnato 13 seggi alle 5 liste presenti. La Fit Cisl, che nell’ultima tornata elettorale non era presente, ha avuto un buon risultato: ha conquistato 2 seggi, attribuiti a Santo Vadalà (46 voti) e Sebastiano Messina (32 voti).
Ecco i risultati completi del cantiere di Catania: Fiadel, 5 seggi; Fp Cgil, 4 seggi; Fit Cisl, 2 seggi; Uiltrasporti, 1; USB, 1 seggio.
«Nel complesso provinciale – afferma Mauro Torrisi, segretario del Presidio provinciale Fit Cisl di Catania – si tratta di un’affermazione elettorale frutto di una politica attenta ai bisogni dei lavoratori e all’efficienza del servizio in favore dei cittadini politica messa in atto con la condivisione della Cisl etnea, guidata da Maurizio Attanasio, e con la segreteria della Fit Cisl siciliana e del responsabile regionale di settore Dionisio Giordano. Da sottolineare il proficuo lavoro svolto poi nel comprensorio del Calatino da Antonio Messina con la collaborazione di Dora Astuti, dove la Fit Cisl sta crescendo in numero di iscritti quotidianamente. Ottimi risultati ottenuti grazie alla forza della squadra unita e guidata dal loro responsabile del settore Giuseppe Liggeri».
Il sistema della gestione dei rifiuti è caratterizzato da un'enorme frammentazione, ogni comune opera da sé. Si adotta il meccanismo perverso dell'ordinanza urgente per affidare o prolungare l'affidamento ad aziende anche senza requisiti tecnico-organizzative che, pur di assicurarsi l'appalto, si rendono ostaggio dei vari Sindaci.
A pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori, i quali non hanno nessuna certezza sul pagamento degli stipendi, non vengono versate le loro quote al fondo di previdenza complementare e/o alle finanziarie in ipotesi di prestiti personali, e magari vengono trasferiti da un comune ad un altro, dove opera la stessa ditta, solo perché antipatici al politico di turno. La Fit Cisl continuerà a vigilare sui Comuni, affinché inizino le procedure per espletare le gare e affidare il servizio di raccolta, ricorsi giudiziari permettendo, per dare certezza a un mondo di lavoratori ormai stanchi di essere vittime di un sistema illegale e precario.
In materia di rifiuti, la Sicilia resta ferma alla preistoria delle discariche. Il progetto dei termovalorizzatori, nonostante se ne discuta da anni, resta ancora fermo. La raccolta differenziata, resta ferma quasi al 13%, e il conferimento in discarica, con elevati costi, come unico rimedio per lo smaltimento dei rifiuti, e il mancato rispetto delle regole sul passaggio dei lavoratori dagli ATO alle SRR, ad eccezione nella provincia etnea di Kalat, sta rendendo il settore caratterizzato da incertezze e inefficienza nei servizi offerti ai cittadini, e grave preoccupazione nei lavoratori.