FONDI PAC, TUTTE LE RISORSE IMPEGNATE CON PIU’ ASSISTITI E POSTI DI LAVORO
17/12/2013 18:22
Bilancio dopo la scadenza dei termini per presentare i progetti
Assistenza aggiuntiva per anziani non autosufficienti e minori da 0 a 3 anni; 700 nuovi posti di lavoro generabili
Per il 2014, necessario confronto su prossimi riparti, leggi 328 e 285 per modelli di affidamento trasparenti ed efficienti
I dati
CATANIA, 17 dicembre 2013 - Con quasi 1600 anziani, oltre 2000 minori assistiti e 800 posti di lavoro in più generabili, i progetti del Piano di Azione e Coesione (Pac) sono arrivati al traguardo. Al termine di lunedì 16 dicembre, tutte le risorse destinate dal primo riparto alla provincia di Catania, circa 17 milioni di euro, sono state impegnate nei progetti presentati dai nove comuni capofila. Discontinua la disponibilità al confronto con le forze sociali: nei distretti 12 (Adrano), 18 (Paternò) e 20 (Palagonia) si sono registrate reali difficoltà concertative con i funzionari responsabili e le amministrazioni comunali.
È il bilancio dei risultati di un confronto tra amministrazioni comunali e forze sociali che ha coinvolto la Cisl di Catania, con le sue federazioni dei pensionati (Fnp) e della funzione pubblica. (Fp). «Il risultato è comunque soddisfacente – commentano Rosario Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese, Marco Lombardo, segretario generale Fnp Cisl etnea, e Armando Coco, segretario generale Cisl Fp provinciale – sia in termini di ampliamento della platea dei soggetti che godranno dell’assistenza sia di incremento dell’occupazione legata agli operatori dei servizi alla persona».
«Vanno elogiati – continuano – quei funzionari che, nonostante la congiuntura della confluenza di più scadenze progettuali, con grande responsabilità hanno portato a termine la fase progettuale. Dispiace, però, che sia l’Asp sia altre amministrazioni si sono mostrate poco disponibili al confronto, che altrove ha prodotto risultati eccellenti, e non abbiano colto a fondo l’occasione offerta dai Pac per ridisegnare un modello nuovo calzante ai nuovi bisogni del territorio. Ora occorrerà tornare al confronto, sia per i prossimi stralci del Pac sia per le annualità 2013-2015 del fondo 328/2000, e per il capoluogo anche la 285 per i minori».
«Abbiamo impegnato tutte le amministrazioni comunali – aggiungono Rotolo, Lombardo e Coco – a convocare le parti prima di avviare le procedure di affidamento dei servizi e di assistenza per concertare un modello che sia unico, efficace, trasparente e che contenga garanzie contrattuali per i lavoratori impegnati e garantisca anche standard qualitativi adeguati per l’utente finale».
«L’occasione offerta dal Pac – conclude poi Rotolo – ci ha permesso di “radiografare” la realtà del territorio, approfondire il dialogo avviato, assieme alle altre forze sociali, con molti comuni catanesi, sollecitandoli alla contrattazione territoriale, per un confronto di più ampio respiro su temi strategici legati alla vita delle persone nel territorio. Dei progetti, infatti, se ne gioveranno sia anziani e minori, sia le famiglie e le donne lavoratrici che avranno un sostegno in più anche per conciliare il tempo del lavoro con quelli delle cure parentali. Per il futuro, sul fronte del welfare locale è necessario costruire sistemi di integrazione tra soggetti pubblici e privati che rispetti i livelli essenziali di assistenza, per un sistema efficiente e con una fiscalità equa».
I DATI:
ANZIANI Ultra65enni non autosufficienti
- ADI (Assistenza domiciliare integrata) + ADA (Assistenza domiciliare socio-assistenziale): + 1600
- Contributo acquisto di ausili sanitari non forniti dall’Asp
- Nel Distretto socio-sanitario 16 (Catania-Misterbianco-Motta S.A.): +330 assistiti (ADA e ADI)
MINORI (oltre 2000)
- Asili nido
- Micronido
- Spazi gioco
- Centro famiglie bambini
- Nel Distretto socio-sanitario 16 (Catania-Misterbianco-Motta S.A.): +205, con riapertura asili-nido ed estensione fascia oraria