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STALKING, LA RIFORMA ORLANDO UMILIA IL NOME DI GIORDANA

STALKING, LA RIFORMA ORLANDO UMILIA IL NOME DI GIORDANA

08/08/2017 15:46

Entra in vigore oggi la legge di modifica al codice penale

Critiche all'articolo 162-ter che introduce l'estinzione per alcuni reati a seguito di condotte riparatorie. Necessarie modifiche per evitare dubbi di interpretazione.

Catania, 3 agosto 2017 - «Così si umilia il nome di Giordana e si vanifica il prezioso supporto che ogni giorno i centri di ascolto e le associazioni di volontariato svolgono per aiutare le vittime dello stalking: la violenza di genere non può ammettere mediazioni o armistizi. Sono necessarie modifiche a una norma che anziché sostenere e tutelare il diritto alla sicurezza, annichilisce e offende il ruolo delle donne».

È il commento della segretaria territoriale Cisl Ornella Romeo, di Iolanda Iacapraro, responsabile del Dipartimento territoriale Cisl per i Diritti sociali e le Pari Opportunità, e Cristina Squillaci, segretaria territoriale Fistel Cisl Catania, profondamente indignate per il nuovo articolo 162-ter sull'estinzione di alcuni reati a seguito di condotte riparatorie, inserito nella cosiddetta "Riforma Orlando", la legge "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario", entrata in vigore oggi.

L’articolo introduce un tipo di risoluzione stragiudiziale limitata ai reati procedibili a querela e soggetta a remissione, quindi compreso anche il reato di stalking. «Un provvedimento che umilia le donne – spiegano Romeo, Iacapraro e Squillaci – sancendo la possibilità di un risarcimento senza la necessità di un confronto che dia visibilità dell'effettiva violenza subita e depenalizzando un reato gravissimo».

«Il rischio – aggiungono preoccupate – è che si produca un danno culturale sia per la sottovalutazione dei reati di stalking cosiddetti "meno gravi", sia per la possibilità di poter estinguere il reato commesso pagando una congrua somma senza dover interpellare la persona offesa. Ci chiediamo come si possa, a questo punto, non considerare vano il lavoro fin oggi svolto da centri di ascolto e associazioni di volontariato. Anche le psicoterapeute dello Sportello Benessere Fistel sono ammutolite dinnanzi a questa scelta del governo».

Catania è stata toccata da alcuni gravissimi casi di violenza che si sono registrati negli ultimi anni. In Italia, ogni due giorni muore una donna o, se sopravvive, porterà a vita i segni del dolore subito. 

«Ci aspettavamo che il ministro Orlando inserisse delle modifiche per evitare dubbi di interpretazione. È necessario e urgente un intervento chiarificatore sull'art. 162-ter affinché nessuna denuncia di stalking possa rientrare in sanzione riparatoria».

«La Cisl metterà in campo, a tutti i livelli, le necessarie iniziative per giungere alle giuste modifiche – concludono Romeo, Iacapraro e Squillaci – che producano una norma atta a non sottovalutare nessun segnale di stalking. Chiediamo alla politica, invece, di aumentare l'attenzione su un tema come la violenza contro le donne, ormai ogni giorno al centro dei fatti di cronaca. Ricordiamo che i legali della Cisl di Catania sono a disposizione per consigli e consulenze e che per le vittime di stalking c’è il patrocinio gratuito».

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