EMERGENZA COVID, 90 PSICOLOGI ASPETTANO DALL'ASP L'ASSEGNAZIONE DEFINITIVA
23/12/2020 17:16
Reclutati il 4 dicembre
Cisl Medici: «Nessuna risposta e tanta incertezza, intanto il contratto scadrà il 31 gennaio».
Catania, 12 dicembre 2020 - Sono 90 gli psicologi e psicoterapeuti che attendono dal 18 novembre di avere l’assegnazione presso le diverse strutture sanitarie provinciali dall’Asp di Catania. Si tratta di professionisti reclutati attraverso l’avviso straordinario dell’assessorato regionale alla Salute del 27 ottobre scorso, assunto al protocollo dell’ASP etnea il giorno dopo. Il loro compito è di fare da supporto ai soggetti destinatari di misure di isolamento o quarantena o al personale sanitario. Ma per la maggior parte di loro, dopo la firma del contratto per incarico libero professionale, c’è il silenzio dell’Asp.
La Cisl Medici di Catania, col sostegno della Cisl provinciale, denuncia alcune anomalie manifestate dall’Azienda sanitaria catanese in periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus.
«La prima anomalia – sottolinea Massimo De Natale, segretario generale della Cisl Medici provinciale, la federazione di categoria firmataria del relativo CCNL – è che i professionisti hanno firmato un primo contratto il 18 novembre e ben due settimane dopo, esattamente il 4 dicembre, vennero chiamati per firmarne un altro contenente delle rimodulazioni economiche a sfavore di chi avrebbe operato da remoto».
«Una seconda anomalia - continua - consiste nel fatto che dalla medesima graduatoria, tra i 90 professionisti reclutati, circa una decina di loro sarebbe staa finora chiamata a prestare la propria opera, a fronte del resto rimasto in attesa di una assegnazione». «In virtù di quali criteri è stata operata tale individuazione? Quando andranno in assegnazione definitiva gli altri per un lavoro che deve rispondere alle raccomandazioni dell’ISS (Istituto superiore della sanità) e sulla base delle linee guida emanate dal CNOP (Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi)? E ancora, questo mese trascorso sarà retribuito, considerato che i professionisti sono stati 24 su 24 ore disponibili al lavoro?» si chiede De Natale.
Il segretario della Cisl Medici catanese ricorda che «nonostante la delibera del 20 novembre dell’Asp di Catania autorizzi la spesa per il sostegno psicologico per la durata di 12 settimane, il contratto sottoscritto dai professionisti scade il 31 gennaio che, a norma, andrebbe comunque onorato dalla sua firma avvenuta il 18 novembre e che andrebbe rinnovato alla scadenza. Chiediamo che anche per loro vengano attuate le norme contenute nell’ultima circolare assessoriale dell’11 dicembre 2020 e, quindi, di prorogare tale periodo per quanto prevede la stessa circolare. E ricordo anche che molti dei professionisti, in virtù dell’impegno sottoscritto, oltre a essersi già sottoposti allo screening anti-covid previsto, hanno rinunciato ad altre chiamate di lavoro o, addirittura, hanno lasciato altre attività in presenza del rapporto formalizzato con l’Asp».
«In questa vicenda - aggiunge Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea - la Cisl di Catania è accanto alla Cisl Medici e ai professionisti coinvolti. E, pur comprendendo le varie difficoltà affrontate dal Servizio Competente dell’Asp nel distribuire alle varie strutture sanitarie nel territorio provinciale anche dovute a garantire la salute e la sicurezza degli stessi professionisti, chiediamo ai vertici dell’Asp, al commissario Covid e all’assessore regionale Razza, a cui va il merito di aver fatto sì che si potesse arrivare anche a questo altro importante servizio sanitario, di fare chiarezza su tale incresciosa situazione e intervenire per risolvere l'impasse venutasi a creare. Sono in gioco 90 professionalità bloccate e la salute psicologica di tanti cittadini venuti in contatto col virus e operatori sanitari in prima linea a combatterlo che meritano le dovute attenzioni da parte delle istituzioni».(rn)