#NONSTIAMOSERENI, LA PROTESTA SOCIAL DEI PENSIONATI
08/05/2014 11:51
I "più deboli fra i deboli" in Italia sono i pensionati. La pensano così Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil.
Per questo parte pure nel territorio etneo la campagna sindacale (e sociale) #Nonstiamosereni, con un calendario di volantinaggi e raccolta di firme, e un hashtag per Twitter piuttosto esplicativo.
Tasse locali troppo alte, assenza di strategie e risposte per i più anziani, atteggiamento sprezzante nei confronti della concertazione sindacale, impatto sociale pericoloso.
I "più deboli fra i deboli" in Italia sono proprio i pensionati. La pensano così Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil che ieri hanno rivelato un dato che preoccupa: su 200mila pensionati a Catania e provincia, la metà di loro percepiscono una pensione sotto i 500 euro.
Per questo parte pure nel nostro territorio la campagna sindacale (e sociale) #Nonstiamosereni, con un calendario di volantinaggi e raccolta di firme, e un hashtag piuttosto esplicativo. L'iniziativa è stata presentata ieri nella sala Russo di via Crociferi, dai segretari generali provinciali Nicoletta Gatto (Spi Catania), Marco Lombardo (Fnp Cisl), Francesco Prezzavento (Uilp Uil) e dal segretario regionale della Fnp Cisl, Alfio Giulio.
Un fiume di cartoline firmate dai cittadini sarà dunque inviato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Le richieste: c'è bisogno di lavoro, sviluppo, occupazione, tutela del reddito, un welfare pubblico e solidale, la legge sulla non autosufficienza, lotta agli sprechi e ai privilegi, la necessità di estendere la riduzione delle tasse anche ai pensionati. Perché "discriminarli è una grave ingiustizia".
Spiega Nicoletta Gatto: "I pensionati non sono sereni per mille ragioni e per le politiche che il nostro governo sta portando avanti. A partire dall'esclusione dal bonus Irpef. Questo è inspiegabile: i pensionati sono il maggior ammortizzatore sociale di questo Paese e contribuiscono alla sopravvivenza di figli e nipoti disoccupati con la loro misera pensione. Il presidente del Consiglio non può fare tutto da solo, è necessario che si confronti con le parti sociali".
«Da un presidente giovane e di centrosinistra - dice Prezzavento - non ci aspettavamo che i sindacati venissero tenuti fuori dalla concertazione. Senza contare l'aumento della pressione fiscale locale, delle addizionali comunali Irpef consolidate al massimo nei vari territori. Pressioni che gli anziani non possono permettersi. È un quadro preoccupante».
Per Marco Lombardo: «L' intervento del Governo si è espresso con misure inique; si è preferito dare risposte agli occupati e non agli anziani. Invece noi chiediamo di non spezzare in due il Paese, di non creare differenze ingiuste e pericolose».
E conclude Alfio Giulio: «Il Governo eviti di mettere una contro l'altra le generazioni e tenga invece conto che la popolazione da un punto di vista numerico e fisiologico è cambiata. Il numero di pensionati è altissimo e non possono ricordarsi di loro solo quando c'è da battere cassa. I pensionati, inoltre, sono anche consumatori. Per rimetterli al centro non ci vuole una politica rivendicativa, ma di attenzione e rispetto».
Ecco il calendario delle iniziative di volantinaggio e raccolta firme: a Catania lunedì 12 dalle ore 9,30 davanti la sede Inps e venerdì 16 dalle ore 10, davanti la Prefettura, ad Adrano oggi, dalle 9,30 nel mercato rionale, a Paternò domani dalle ore 10 nel piazzale antistante l'agenzia Inps, ad Acireale giovedì dalle 10 nel piazzale antistante l'Inps, a Giarre venerdì dalle 10 nel piazzale antistante l'Inps, a Mascalucia lunedì 19, dalle 10 nel piazzale antistante l'Inps, e a Caltagirone mercoledì 14 dalle 9,30 davanti all'Inps e sabato 17 dalle 10, nei pressi del mercato rionale.