IMPOSTA UNICA COMUNALE, A MISTERBIANCO ALIQUOTE AL MASSIMO E ASSENZA DI CONFRONTO
20/06/2014 11:17
Con il passaggio in consiglio comunale è necessario introdurre gli sgravi e le esenzioni previste dalla normativa
Vanno salvaguardate le fasce sociali più deboli, famiglie numerose e disagiate, disoccupati, pensionati al minimo
Per calcolare il patrimonio e applicare riduzioni ed esenzioni utilizzare lo strumento del nuovo ISEE
Catania, 19 giugno 2014 – La Cisl e la Fnp Cisl di Catania, esaminata la delibera 119 del 12 giugno 2014 relativa all’Imposta unica comunale (Iuc) e pubblicata ieri all’Albo pretorio del Comune di Misterbianco, registrano con dispiacere che la giunta municipale presieduta dal sindaco Nino Di Guardo non solo l’ha approvata senza sentire le forze sindacali, che avevano chiesto unitariamente un incontro il 12 maggio 2014, ma ha anche applicato il massimo delle aliquote consentito dalla legge.
Tale decisione, anche se supportata dalla norma contenuta nella legge di stabilità, andava accompagnata anche da altri sgravi. Tutto ciò considerato che con l’aliquota dello 0,8 per mille, che consentirebbe alle casse comunali di raggiungere un gettito stimato dalla stessa amministrazione di circa 400mila euro, dovrebbe servire a creare un fondo destinato ad abbattere la nuova tassazione a favore delle fasce sociali più deboli, come ad esempio pensionati al minimo e famiglie numerose monoreddito, e altri interventi per i soggetti meno abbienti.
È anche vero che è la normativa nazionale a introdurre l’iniquità delle imposte che tende, ancor di più, ad appesantire la forte pressione fiscale locale rispetto al precedente anno 2013, come più volte ha stigmatizzato il Sindacato confederale CGIL – CISL – UIL e le relative federazioni dei Pensionati di Catania, ma essa riserva anche spazio a interventi di riequilibrio e di maggiore equità.
La normativa nazionale in materia, infatti, lascia margini di manovra ai Comuni per modulare le aliquote ed eventuali sgravi delle relative imposte con i regolamenti attuativi di competenza, adottati in sinergia con il Consiglio comunale, per non penalizzare le fasce più deboli della popolazione.
Ecco perché la Cisl e la Fnp Cisl di Catania ritengono sia necessario formulare una proposta sull’applicazione dell’Imposta Unica Comunale con l’obiettivo di perseguire una più equa ripartizione del carico fiscale ponendo la massima attenzione, in modo particolare, ai pensionati, ai lavoratori disoccupati e alle famiglie numerose e/o disagiate.
È fondamentale, a tale scopo, collegare al reddito, al numero dei figli e al patrimonio dei contribuenti eventuali riduzioni ed esenzioni utilizzando, per la sua misurazione, lo strumento del nuovo ISEE.
La Cisl e la Federazione dei Pensionati di Catania auspicano dunque che nel passaggio della delibera al consiglio comunale di Misterbianco si apra quel confronto costruttivo, al quale si dichiarano disponibili da subito, affinché nel regolamento di attuazione possano essere individuate forme di sgravi e/o esenzioni per i soggetti più deboli, così come prevede la stessa legge.