PIANO SANITÀ, PER CATANIA OCCORRE UN TAVOLO PERMANENTE TERRITORIALE
21/09/2016 13:06
L’ipotesi di riorganizzazione regionale ospedaliera e dell’emergenza
Cgil, Cisl, Uil, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: Confronto serio con direttori generali e sindaco metropolitano
Penalizzati i centri di eccellenza catanesi e l’emergenza nella parte sud della città
Catania, 15 settembre 2016 — «La riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’emergenza catanese va fatta nel quadro della città metropolitana e con un confronto serio con le forze sociali, a un tavolo permanente con i direttori generali della sanità etnea e la presenza fondamentale del sindaco Enzo Bianco, in qualità di primo responsabile della sanità metropolitana».
Sono le richieste delle segreterie generali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e delle federazioni del pubblico impiego Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl davanti all'ipotesi di revisione della sanità siciliana.
«Concordiamo con la posizione espressa dalle segreterie regionali - aggiungono - e sottolineiamo la specificità della sanità catanese che, nel piano ipotizzato, vede fortemente penalizzati i propri centri d'eccellenza e, nello specifico dell'emergenza, la parte sud della città».
Secondo Cgil, Cisl, Uil e Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl catanesi «è necessario fare chiarezza inoltre su un equo rapporto tra pubblico e privato, quest'ultimo non toccato dai tagli neanche nel territorio etneo, e sull'applicazione reale della legge 5/2009, che doveva mettere i medici di base in condizione di alleggerire l'affluenza ai pronto soccorso».
«Non si tratta di difese campanilistiche dunque - concludono - ma della necessità di un confronto serio nell'interesse della tutela della salute dei cittadini, la salvaguardia dei lavoratori e l’efficienza dell'intero sistema sanitario catanese e siciliano».