INPS, UN CONFRONTO IN PREFETTURA SULLA RIORGANIZZAZIONE
10/05/2017 15:58
C'è la disponibilità di locali nel Comune di Adrano
Lunedì 24 aprile, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl invieranno la richiesta al Prefetto
Il progetto del nuovo assetto territoriale impone una pausa di riflessione
Catania, 22 aprile 2017 – Un tavolo in Prefettura con comitato e direzione provinciale dell'Inps, sindacati e sindaci dei comuni interessati per chiarire la questione della riorganizzazione territoriale programmata dall'istituto, in quanto c'è la disponibilità di locali del Comune di Adrano. È quanto chiederanno le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl nella nota che lunedì mattina, 24 aprile, invieranno al Prefetto di Catania.
Il progetto prevede la trasformazione delle agenzie territoriali di Paternò e Adrano in Punti Inps, con tre sportelli ciascuno; la creazione di una nuova agenzia territoriale a Bronte, al servizio dei due comprensori; la trasformazione dell’agenzia di Acireale in Punto Inps in locali comunali.
Il Comune di Adrano nel mese di maggio 2016, aveva risposto alla richiesta dell'Inps concedendo la disponibilità di locali di proprietà comunale per ospitare l'agenzia
Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con le rispettive federazioni di categoria dei dipendenti Inps, dei pensionati e i rappresentanti dei patronati, avevano già avanzato alla direzione provinciale dell’istituto la richiesta di una pausa di riflessione, da trasmettere alla competente direzione regionale, prima prima di procedere nel progetto di riorganizzazione territoriale e logistica delle agenzie territoriali catanesi.
Nell'incontro di venerdì scorso, già nella sua relazione, Pippo Rizzo, presidente del comitato provinciale Inps, aveva espresso i propri dubbi sul progetto a causa della posizione decentrata di Bronte rispetto al territorio servito, e per l’insufficienza e la qualificazione dell’organico a disposizione dell’Inps.
La direzione dell’Inps di Catania ha sottolineato che il progetto parte da lontano, dal 2012, e che i sindaci dei comuni interessati erano stati avvisati della ricerca dei locali; ha puntualizzato che l’istituto non vuole abbandonare i territori né i cittadini, ma che è necessaria una riorganizzazione per mantenere un servizio che anzi si sta rafforzando, al passo con l’evoluzione della tecnologia e dei tempi.
Le segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno ribadito la necessità di rinviare la decisione che la direzione regionale dovrebbe prendere entro il 30 aprile, e si sono detti preoccupati per i possibili disagi a carico dei cittadini utenti e dei dipendenti.
«Questo nuovo assetto prospettato – affermano – impone un approfondimento e una riflessione, perché oggettivamente il comune di Bronte ha una posizione geografica che lo rende lontano dai territori serviti, difficile da raggiungere in taluni periodi dell’anno e con collegamenti non adeguati. Il Comune di Adrano, oltretutto, aveva già dato nel 2016 disponibilità all'Inps di locali comunali. C’è l’esigenza, inoltre, di mantenere i gabinetti medici nelle sedi decentrate almeno per le prime visite».
«Per tale motivo – aggiungono Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania – prima di ogni decisione sul progetto, occorre un ulteriore passaggio concertativo, per cui chiederemo alla Prefettura avviare un tavolo con la direzione e il comitato provinciale dell'Inps di Catania, le organizzazioni sindacali e i sindaci dei Comuni interessati. È opportuno anche un confronto con la direzione regionale, per avere chiarezza sulla nuova articolazione territoriale, sulle conseguenze reali dei cambiamenti progettati e sulle criticità che invece si aprirebbero. Il nostro obiettivo principale è tutelare gli interessi legittimi dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori dell’istituto».
(Rosario Nastasi)