RISCHIO SISMICO E SCUOLE COMUNALI, ROTOLO: "NECESSARIO UN COORDINAMENTO TRA PIU’ ENTI"
07/08/2014 21:51
La questione sollevata da un’interrogazione in consiglio comunale
Non ci sono fondi per eseguire i test di vulnerabilità necessari per stabilire gli interventi di adeguamento di due terzi degli edifici scolastici
Rotolo: «Un intervento autorevole del sindaco Bianco può mettere assieme Comune, Protezione civile, Ance e ordini professionali»
Adeguare al rischio sismico le scuole garantirebbe sicurezza agli alunni e darebbe una boccata di ossigeno al settore delle costruzioni
Catania, 7 agosto 2014 – Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole comunali: non ci sono fondi per i test di vulnerabilità necessari per definire gli interventi di adeguamento. E se ci pensasse un coordinamento tra Comune, Protezione civile, Ance e ordini professionali
Ad auspicarlo è la Cisl di Catania che, appresa la notizia da un’interrogazione in consiglio comunale, esprime la propria preoccupazione per il rischio di vedere impantanata una questione primaria per la sicurezza delle scuole catanesi che avrebbe anche positive ripercussioni nel settore delle costruzioni
«Auspichiamo da tempo l’adeguamento antisismico degli edifici scolastici – dice Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl etnea – per garantire sicurezza agli alunni che li frequentano e per dare una boccata d’ossigeno a un settore strategico per l’economia catanese. E in tal senso sono importanti gli interventi fatti già dall’assessore Scialfa per la sicurezza contro gli incendi».
Per sfruttare le risorse disponibili, sia nazionali sia regionali, però, è necessario che due terzi degli edifici scolastici comunali vengano sottoposti ai test e abbiano un certificato di vulnerabilità, presupposto indispensabile per comprendere quali interventi di adeguamento antisismico realizzare.
«Senza tale certificato – aggiunge Rotolo – non verranno mai messe in sicurezza le scuole comunali e nessun lavoro di riqualificazione potrà mai essere messo a bando, bloccando ulteriormente il settore delle costruzioni. Già, nel cosiddetto piano del governo Renzi “Scuole sicure”, che destina 51 milioni di euro alla Sicilia, non c’è alcun progetto finanziato per le scuole del capoluogo catanese».
Per la segretaria generale della Cisl etnea, è necessario «un autorevole intervento del sindaco Bianco che metta insieme Comune, Protezione civile, Associazione dei costruttori e ordini professionali interessati, affinché le risorse necessarie per i test di vulnerabilità sismica possano essere recuperate, anche attraverso quelle disponibili per realizzare gli interventi di messa in sicurezza, e impiegate per sbloccare un percorso di adeguamento antisismico degli edifici pubblici atteso da anni».