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DISTRETTO SUDEST, GIOVEDÌ A CATANIA RAFFAELE BONANNI

DISTRETTO SUDEST, GIOVEDÌ A CATANIA RAFFAELE BONANNI

05/07/2014 15:54

Le potenzialità della costituenda area vasta per rispondere a una forza lavoro di quasi 620mila persone

Alto il tributo pagato dai territori di Catania, Siracusa e Ragusa alla crisi: 47mila posti in meno in 5 anni.

Ammortizzatori sociali arrivati, nel 2013, a oltre 14 milioni di ore nelle tre province

Catania, 5 luglio 2014 - Dall'approfondimento prodotto dall’Osservatorio delle Attività Produttive della Cisl di Catania, recentemente istituito, sono circa 620mila le forze di lavoro nel mercato del Distretto del SudEst: 357mila a Catania;127mila a Ragusa; 135mila a Siracusa. Rappresentano la cosiddetta "offerta di lavoro", occupati e in cerca di occupazione, che dovrebbe andare incontro alla "domanda di lavoro" proveniente da imprese e istituzioni. Una domanda che potrebbe essere soddisfatta dalla valorizzazione dei territori che costituiranno il Distretto, che potranno dare nuove opportunità alle imprese esistenti e attrarre investimenti e nuove attività imprenditoriali. 

Sono questi alcuni dei temi che saranno trattati nell’incontro sul tema “L’unione fa l’evoluzione” che la Cisl di Catania in sinergia con la Cisl di Siracusa-Ragusa ha organizzato per giovedì 10 luglio, nella sede della 3Sun, l’azienda della zona industriale catanese, simbolo di ricerca e innovazione nelle energie alternative. Un tema la cui importanza ha suscitato l’interesse di Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che sarà presente al dibattito tra rappresentanti istituzionali, delle imprese e del sindacato, dei territori di Catania, Siracusa e Ragusa. 

Proprio l’impatto occupazionale è uno dei risultati maggiormente attesi per un’area che ha pagato un alto tributo alla crisi: quasi 47mila posti di lavoro persi in cinque anni; 14 milioni di ore di ammortizzatori sociali fino al 2013; quasi 2500 emigrati verso l’estero (1600 da Catania; 510 da Siracusa e 355 da Ragusa) nel 2012.

 

Catania, dall'indagine effettuata i dati riguardanti la domanda di lavoro da parte delle imprese, nel 2013 il numero di assunzioni non stagionali (6.250 nuove unità) è stato inferiore al numero di uscite previste (11.190) dando luogo ad un saldo negativo, ma soprattutto a un tasso di uscita notevole (9,2% a fronte del 7,2% medio nazionale). 

Siracusa, l’indagine rivela che il numero di assunzioni non stagionali (2.970 nuove unità) non compensare il numero di uscite 5.010 unità, dando luogo a un saldo entrate-uscite negativo e un tasso di uscita del 10,9% che rappresenta il ventunesimo valore più elevato in Italia). 

Ragusa, per le risultanze dell’indagine, si prevedevano un numero di assunzioni non stagionali di 1.780 nuove unità, che non è riuscito a compensare le 3.530 uscite previste; il saldo entrate-uscite è negativo e il tasso di uscita è al 10,5% a fronte del 7,1% medio nazionale (24° dato più alto fra tutte le province italiane). 

«Il Distretto del SudEst, la convenzione firmata a Catania a febbraio scorso, alla presenza del Capo dello Stato – sottolinea Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl etnea - rappresenta un metodo innovativo di programmazione e sviluppo. Rappresenta un’opportunità di sviluppo integrato e di governo del territorio positiva, in chiave anti-crisi, sulla crescita e sull’occupazione. Che se immediatamente operativa e concreta, diventa la buona azione per mettere fine all’emorragia di perdita di posti di lavoro negli ultimi anni. È la cooperazione tra territori, tra istituzioni e società organizzata, la strada corretta per valorizzare il territorio e investire intorno alle eccellenze presenti».

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