ZONA INDUSTRIALE, BIANCO CONVOCHI UNA CONFERENZA DI SERVIZI CONTRO IL DEGRADO
09/06/2017 16:16
Dopo l'intervista pubblicata da La Sicilia al commissario Brandara
Irsap, Comune e Città metropolitana coordinino gli interventi da fare, altrimenti tutto sarà vano
C'è un problema di degrado infrastrutturale ma anche di sicurezza dei lavoratori e scarsa attrattività per investire
Catania, 3 giugno 2017 - «L’Irsap interviene ma anche Comune e Città Metropolitana devono fare la propria parte. Chiediamo al sindaco Bianco di indire subito una conferenza di servizi per fare chiarezza su ruoli e competenze e salvare dal degrado la zona industriale di Catania».
Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, commenta così le dichiarazioni del commissario straordinario dell’Irsap, Mariagrazia Brandara, nell’intervista pubblicata ieri sul quotidiano La Sicilia a firma di Rossella Jannello.
«Il conflitto di competenze tra Comune, ex Provincia e Irsap – spiega Attanasio - rischia di vanificare ogni intervento fatto senza coordinamento tra le parti interessate: così succede che l’Irsap interviene per la propria parte mentre altrove le strade non di sua competenza restano una gruviera. Lo stesso si può dire per l’illuminazione e la segnaletica sulla viabilità. Al contrario, potrebbe anche succedere che gli interventi si sovrappongano o si duplichino o, come purtroppo è accaduto, non si realizzino per nulla».
«Emblematico – ricorda – quanto successo con le ultime operazioni di ripristino del manto stradale, quando abbiamo assistito a situazioni paradossali in cui, per esempio, è stata asfaltata una rotatoria ma a 10 metri da questa sono rimaste tre vere voragini che hanno causato danni alle autovetture e incidenti tra mezzi circolanti.
«La riqualificazione della zona industriale di Catania non è più rinviabile – afferma il segretario della Cisl catanese – ci sono almeno 15mila lavoratori che la frequentano, giorno e notte, tra grandi multinazionali, medie e piccole industrie, compreso il Centro meccanografico delle Poste. Lavoratori che devono affrontare non solo i pericoli di una rete infrastrutturale a dir poco fatiscente, ma anche muoversi in un quadro generale di scarsa sicurezza, esponendosi a furti e rapine, come abbiamo avuto modo di rappresentare da recente al questore Gualtieri».
Ma c’è anche un problema di attrattività per nuovi insediamenti o nuovi investimenti che, se permangono tali condizioni, non avverranno mai, privando Catania di quelle opportunità di crescita che la rete di mobilità in fase di realizzazione, tra porto, aeroporto, passante ferroviario e metropolitana, sta notevolmente potenziando.
«Ecco perché - conclude Attanasio - chiediamo al sindaco Bianco, nella sua doppia veste, di indire una conferenza unificata tra le parti, per chiarire competenze e interventi da fare, così da capire finalmente chi deve fare cosa e dare una risposta certa a quanti reclamano da tempo una zona industriale all’altezza delle aspettative di un territorio dalle notevoli potenzialità. Non possiamo più attendere e rinunciare a offrire una speranza di occupazione anche ai giovani che oggi sono costretti ad andare via e di sviluppo alle forze imprenditoriali che hanno ancora voglia di scommettersi.