RAPPRESENTANZA SINDACALE, LA CISL FP PRONTA A RACCOGLIERE LA SFIDA DEL GOVERNO RENZI
14/05/2014 22:35
Assemblea rsu/rsa nella sede Cisl Fp di Catania
Caracausi (Cisl Fp Sicilia): “Il sindacato deve fare un passo indietro nei privilegi per uno in avanti nell’immagine”
Rotolo (Cisl Catania): "Rafforzare la confederalità nel territorio per coinvolgere più lavoratori e cittadini"
Catania, 14 MAGGIO 2014 – Un passo indietro nei privilegi, un passo avanti nella rappresentanza. E’ questa la sfida che la Cisl Funzione pubblica fa partire da Catania, per affrontare con il governo nazionale la riforma della pubblica amministrazione.
Oggi, nella sede di via Ughetti, si è tenuta l’assemblea dei delegati sindacali delle Rsu e delle rappresentanze aziendali del pubblico impiego etneo, davanti al segretario regionale della federazione Gigi Caracausi. Accanto a lui, Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese, Armando Coco, segretario generale della Cisl Fp etnea, e Giuseppe Badagliacca della segreteria Cisl Fp siciliana.
“Una riflessione su come essere sindacato – ha detto Coco, introducendo i lavori – alla luce dei recenti avvenimenti a un anno della stagione congressuale della Cisl. I cambiamenti che attendono il mondo sindacale e della rappresentanza del pubblico impiego, dalla sanità, ai ministeri, agli enti locali, hanno bisogno di una attenta lettura per interpretare meglio le esigenze di ciascun dipendente sul proprio posto di lavoro”.
A Catania, la Cisl Fp è il sindacato più rappresentativo al Comune di Catania, dove nel 2012 ha ottenuto 1727 voti su 3163 elettori, equivalente al 54 per cento dei consensi.
«Il modello di Renzi – ha esordito Caracausi, riferendosi al bonus fiscale – vorrebbe confinare il sindacato e privarlo di efficacia. La Cisl e la Cisl Fp sono impegnati nel salvaguardare il diritto alla contrattazione a livello aziendale, che è il posto in cui il lavoratore del pubblico impiego si confronta ogni giorno con le amministrazioni e con i servizi che è chiamato a dare ai cittadini».
Per Caracausi, «la Cisl deve dimostrare che il sindacato non è ripiegato su se stesso ma che anzi accetta il confronto e le sfide. Dobbiamo anche noi rimuovere la sensazione di esser casta, rinunciare ai privilegi e guadagnarne in immagine e in impegno per i lavoratori».
Rosaria Rotolo ha sottolineato l’importanza del sindacato e della sua “confederalità”. «La sfida – ha detto – è di rilanciare il modello di contrattazione della Cisl, l’unico che fa la differenza. In questo senso vanno le numerose sollecitazioni che sempre abbiamo fatto alle amministrazioni pubbliche, per avere migliori servizi ai cittadini, razionalizzazione nel lavoro e riduzione degli sprechi».
Nella foto del tavolo, da sin. Giuseppe Scirè, Gigi Caracausi, Armando Coco, Rosaria Rotolo, Giuseppe Badagliacca.