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PATTO PER CATANIA, UN ACCORDO PER EVITARE IL DUMPING CONTRATTUALE

PATTO PER CATANIA, UN ACCORDO PER EVITARE IL DUMPING CONTRATTUALE

09/04/2018 16:52

La proposta nella prossima Cabina di regia

Dal protocollo siglato per la ricostruzione per il sisma del 2016 alle opere previste dal Cantiere Catania

Attanasio (Cisl) e Turrisi (Filca): «Un accordo locale che deve diventare una legge regionale per la legalità contrattuale» 

Catania, 22 febbraio 2018 - Dal cratere sismico del Centro Italia al Patto per Catania, dalla ricostruzione dopo il terremoto all’infrastrutturazione di un territorio siciliano strategico: occorre un accordo locale per la congruità della manodopera nei cantieri. L’obiettivo è evitare il dumping contrattuale per la sicurezza dei lavoratori e garantire la congruità contro il lavoro nero, in relazione soprattutto all’enorme flusso di somme destinate agli interventi previsti

È la proposta che la Cisl e la Filca Cisl porteranno al tavolo della Cabina di regia e a tutti i tavoli istituzionali, con lo slogan "Stesso lavoro, stesso contratto", al pari di quanto concordato nel protocollo siglato con i commissari Vasco Errani e Paola De Micheli, le associazioni imprenditoriali del Centro Italia e le federazioni dei lavoratori delle costruzioni Feneal-Filca-Fillea, Inps e Inail e le Regioni coinvolte nel sisma 2016.

«Il patto per Catania sta diventando una realtà – spiegano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese, e Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl etnea – con alcune delle misure previste già avviate. E con i 2,4 miliardi di euro del Cantiere Catania, quelli per il Patto per il Sud e i 50 milioni dalla Regione per le infrastrutture sanitarie, annunciati dall’assessore Razza, il flusso di risorse diventa notevole. Ecco perché vogliamo portare anche a Catania l’accordo siglato per la ricostruzione del sisma del 2016 ed evitare la giungla e lo shopping contrattuale dei grandi appalti, che si ripercuotono a danno dei lavoratori e possono penalizzare anche l’effettiva realizzazione e consegna delle opere».

«Nella prossima Cabina di regia – aggiungono – ribadiremo la richiesta di inserire nei nuovi bandi di gara, l’applicazione del contratto di lavoro più attinente alle attività prevalenti e la congruità dell’incidenza di manodopera nei lavori. Una misura di legalità, che la Cisl di Catania aveva già avanzato con il ministro De Vincenti, quando aveva chiesto un supervisore per il buon andamento delle procedure d’appalto e che oggi può trovare concretezza duplicando l’accordo siglato nel Centro Italia».

«Auspichiamo - concludono Attanasio e Turrisi – che la proposta trovi l’accoglienza dovuta anche nella rappresentanza politica regionale, che stiamo già investendo con una campagna di sensibilizzazione, e si possa così passare da un accordo locale a una legge di rilevanza regionale, affinché si possa regolarizzare il settore delle costruzioni, attraverso l’obbligatorietà dell’applicazione contrattuale edile (per tutte le lavorazioni che afferiscono al settore), l’utilizzo degli enti bilaterali per la formazione e la sicurezza dei lavoratori, la verifica della congruità attestata dalle Casse Edili territoriali e il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali a tutti i livelli».

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