SERVIZI SOCIO-SANITARI-ASSISTENZIALI: ASP CT, SINDACATI E DISTRETTI RIUNITI PER LA PRIMA VOLTA PER UN MODELLO ORGANIZZATIVO INTEGRATO
18/11/2022 13:37
Oggi nel Tavolo per la Salute
Attanasio: «Mettere in rete le prestazioni per le situazioni di maggior disagio personale e sociale per garantire il benessere»
Catania, 16 novembre 2022 - Un modello organizzativo integrato che offra un ventaglio di servizi socio-sanitari capaci di sostenere la persona in condizioni di fragilità e protezione, garantendo risposte appropriate e un impiego più funzionale dei sistemi di presa in cura delle persone. È ciò che deve scaturire dal confronto tra Asp, distretti socio-sanitari e sindacato che si sono riuniti oggi, per la prima volta dopo venti anni dalla legge 328/2000, su richiesta del sindacato confederale canese con la Cisl in prima linea.
È quanto afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, che con la segretaria territoriale Lucrezia Quadronchi, e Franco Anello, segretario generale della Fnp Pensionati Cisl etnea, ha partecipato alla riunione del Tavolo per la Salute, che ha visto insieme tutti gli attori pubblici coinvolti nella realizzazione delle politiche socio-sanitarie-assistenziali dei nove distretti della provincia di Catania.
«Il coinvolgimento dell'Azienda sanitaria provinciale e dei relativi servizi territoriali nell'ambito degli organismi di governance del welfare territoriale – continua Attanasio – è un presupposto imprescindibile laddove si programmino interventi che intercettano e integrano l'ambito sanitario. Grazie alla nostra azione, siamo riusciti, finalmente, dopo venti anni, a metterli tutti attorno a un tavolo perché si definisca un modello di prestazioni esportabile da Catania anche negli altri territori siciliani. Un modello che trova anche il giusto riscontro alle riforma prevista nelle Misure n.5 e n.6 del PNRR in fase di attuazione»,
Secondo Attanasio «il rafforzamento del Punto unico di Accesso (PUA) e l'istituzione di equipe multidisciplinari, nonché il rafforzamento del servizio sociale professionale, sono indicati come priorità di intervento da inserire nei Piani di Zona 2022-2024. Esse sono azioni che vanno in tale direzione, in quanto consentono al distretto socio-sanitario di organizzare la propria attività secondo un approccio integrato, capace di offrire alla persona che si rivolge all'ente pubblico, attraverso il PUA, le risposte più opportune».
«D’altra parte – conclude il segretario della Cisl etnea – è proprio il Piano sociale nazionale a riportare che “È necessario attivare un modello organizzativo, con modalità di coordinamento per un utilizzo funzionale delle risorse professionali (anche psicologiche) capace di mettere in rete le prestazioni di maggior impatto sulle situazioni di disagio personale e sociale, per garantire il benessere psicologico e collettivo”».
(rn)