ECCO L'OSSERVATORIO PER IL LAVORO PRODUTTIVO
21/06/2014 12:14
Permetterà di definire le priorità da indicare alle amministrazioni, costruire proposte da condividere e offrire, per scardinare l'immobilismo generale
Catania, 19 giugno 2014 – Lo sviluppo arriva dal lavoro produttivo. L'economia ricomincerà a crescere se ripartono i settori strategici. Con queste considerazioni è stato costituito oggi l'Osservatorio del Lavoro Produttivo della Cisl di Catania.
L'obiettivo dichiarato è di monitorare lo stato di salute delle imprese catanesi ed elaborare proposte per individuare soluzioni concrete per creare opportunità di lavoro. Con la certezza che occorre concentrare gli investimenti sulle realtà produttive d'eccellenza a Catania.
L'osservatorio attingerà alle conoscenze in possesso da ogni singola federazione sindacale che compone l'osservatorio. Nell'organismo sono rappresentate tutte le categorie delle attività produttive del territorio etneo: metalmeccanico, chimico, costruzioni, commercio e terziario, agroalimentari, trasporti.
"Nella fase difficile che stiamo attraversando - affermano Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania, e Rosario Pappalardo, segretario territoriale - è irrinunciabile la tutela dei lavoratori e delle imprese. I dati reali della crisi sono devastanti e, purtroppo, latitano interventi concreti da parte delle amministrazioni locali e regionali in Sicilia. Siamo convinti che occorra costruire sul campo adeguate filiere produttive e sfruttare al massimo le risorse disponibili per gli investimenti e che risiedono soprattutto nelle risorse comunitarie".
"Gli investimenti - sottolineano Rotolo e Pappalardo - sono fondamentali per aumentare la competitività del territorio catanese, ma devono essere chiare le priorità su cui impegnare la progettualità delle risorse comunitarie del Piano di coesione sociale e di nuova programmazione 2014-2020".
Il lavoro dell'Osservatorio permetterà di definire le priorità da indicare alle amministrazioni, costruire proposte da condividere e offrire, per scardinare l'immobilismo generale che continua a distruggere lavoro vero, favorisce la mafia nel territorio e nel sistema economico. Un immobilismo che, soprattutto, lede la dignità dei cittadini catanesi.