CONSORZIO BONIFICA, CHE FINE FARÀ CON LA RIFORMA?
10/09/2018 14:22
Conclusa la serie di assemblee
Basta all'incertezza occupazionale e ai ritardi nei pagamenti delle mensilità: la politica regionale inverta la tendenza
Dal prossimo anno, con la riforma già avviata, ci saranno solo due grandi consorzi che non faranno che sommare le difficoltà degli attuali undici
Catania, 5 settembre 2018 - «Che fine farà il consorzio di bonifica di Catania?» È la preoccupazione dei lavoratori denunciata nelle varie assemblee che, in questi giorni, sono state organizzate dalle Rappresentanze sindacali aziendali di Fai Cisl e Filbi Uil e assieme alle rispettive segreterie provinciali di Catania.
I lavoratori dicono basta alla precarietà delle risorse finanziarie che arrivano anche con ritardo. Ciò causa enormi difficoltà ai lavoratori, quasi tutti monoreddito, che hanno impegni e scadenze da rispettare nel percepire la mensilità.
I lavoratori del Consorsio di bonifica di Catania dicono basta alle incertezze sulle garanzie occupazionali; chiedono un’inversione di tendenza della politica regionale che, da almeno vent’anni, ha scarsamente investito sull'adeguamento tecnologico e infrastrutturale e a disegnare una legge adeguata a dare ruolo e funzionalità ai consorzi.
I lavoratori chiedono di uscire dalle ambiguità della riforma avviata che non ha fatto altro che ampliare la già difficile situazione economica e gestionale dei singoli consorzi, non facendo altro che sommare una all'altra le difficoltà aggravandole col tempo.
«Alla fine dell'anno 2018 – afferma Pietro Di Paola, segretario provinciale FAI -CISL - finirà la gestione singola dei consorzi, così come prevede la riforma avviata, e così gli attuali undici consorzi si trasformeranno in due: Sicilia orientale e Sicilia occidentale».
Per Di Paola «non c'è chiarezza: l'unica cosa certa è che nel prossimo anno, cosi come previsto, nessun consorzio sarà in grado di funzionare. Fino a oggi non si conosce la situazione debitoria, non è stata approntata una vera pianta organica, mentre l'unica cosa certa è che sarà fatta una semplice sommatoria delle difficoltà singole di ogni consorzio, trasferendole in due mega consorzi».
Le organizzazioni sindacali confederali del settore sono allarmate e chiedono al Governo Regionale un incontro per affrontare definitivamente con una legge di riordino che dia funzionalità e risorse ai consorzi, per il bene e la crescita della nostra agricoltura e di chi lavora nel settore. Ecco perché si incontreranno domani, giovedì 6 settembre, alle 10, presso la sede Uila Uil di via Sangiuliano, per definire il piano di azione prima dell’incontro con il governo regionale.
(rn)