SCUOLA, ABBANDONO VICINO AL 30 PER CENTO
21/12/2013 13:40
I dati al consiglio generale della federazione con il segretario regionale Cudia
Contratti bloccati da sette anni, tempo pieno insufficiente e organici non adeguati
Rotolo (Cisl Catania): "L’impegno quotidiano della Cisl ha consentito di limitare i danni della crisi"
Catania, 21 dicembre 2013 - L’abbandono scolastico in provincia di Catania è arrivato quasi al 30 per cento: dati preoccupanti che chiedono alla politica un intervento urgente in termini economici e strutturali. L’appello alle istituzioni è stato ribadito nel corso del consiglio generale della Cisl Scuola di Catania che si è riunito per discutere della situazione politico-sindacale del settore scolastico e fare un bilancio dell'attività 2013.
Giuseppe Denaro, segretario generale provinciale del sindacato di categoria, ha presentato la sua relazione davanti al segretario regionale Vito Cudia e a Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl etnea. All’incontro erano presenti tutti i consiglieri in rappresentanza del territorio catanese, componenti della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu), terminali associativi e responsabili zonali.
«La scuola – ha affermato Denaro – non può più restare abbandonata a se stessa, sulle spalle delle famiglie e di chi vi opera con tanta dedizione e professionalità. Occorre un “tempo scuola” più lungo, per migliorare le competenze e favorire l’apprendimento per i più svantaggiati. Nella scuola primaria catanese e siciliana il tempo pieno è ancora insufficiente. Va rispettata, invece, la scelta delle famiglie e dire basta ai tagli per fare cassa. È necessario sbloccare il contratto per tutto il personale che è bloccato da sette anni sia per la parte normativa sia per la parte salariale».
Prima di concludere, Denaro ha dichiarato l’impegno a sostegno delle Rsu, della contrattazione d’istituto e della loro formazione, a diffondere sul territorio, in sinergia con la confederazione, ulteriori punti di consulenza e di assistenza sui servizi fiscali e di patronato per tutti i lavoratori del settore.
Della necessità di risorse adeguate ha parlato Cudia, per il quale «alla politica degli annunci devono seguire fatti concreti, come dice il nostro segretario nazionale Francesco Scrima. Per questo, ci batteremo per un organico che dia alle scuole risorse adeguate per rispondere ai bisogni degli alunni, a cominciare dai collaboratori scolastici e dai docenti di sostegno».
Rotolo si è soffermata sui problemi che attanagliano la provincia etnea: mancanza di lavoro, disoccupazione sempre più allarmante e povertà che ormai ha superato tutti livelli di guardia. «L’impegno quotidiano della Cisl a tutti i livelli e sui tavoli negoziali – ha ricordato – ha consentito di “limitare i danni” e di mettere al centro dell’attenzione politica il tema del lavoro, delle famiglie, dei disagiati e dei pensionati. La lotta alla corruzione e allo spreco del denaro pubblico, accompagnata da politiche che favoriscano gli investimenti, rimane la strada maestra per invertire la rotta. La Cisl sta costruendo un sindacato nuovo, del dialogo, della solidarietà, della responsabilità e della partecipazione, per favorire la crescita, il lavoro, la giustizia e l’equità».