COSTRUZIONI, 2013 IN PROFONDO ROSSO URGE ANNO DI SVOLTA
17/12/2013 18:00
Il bilancio del settore analizzato dal consiglio generale della Filca Cisl
Dal 2009, massa salariale dimezzata, 8mila posti persi e il triplo nell’indotto, investimenti crollati
Rotolo (Cisl CT) e Turrisi (Filca Cisl CT): «Nel 2014, occorre impegnare subito le risorse per avviare cantieri fin dalle piccole opere: dalla rigenerazione urbana, alle infrastrutture al social housing»
Spinella (Filca Cisl Sicilia): «La politica parli meno di sé, dia risposte e tolga spazio ai capipopolo»
Catania, 17 dicembre 2013 - Massa salariale dimezzata, 75 per cento di investimenti in meno, 8mila posti persi e il triplo nell’indotto: dal 2009 il settore delle costruzioni catanese è in caduta libera a causa della crisi. Il bilancio del settore delle costruzioni, fatto nel consiglio generale della Filca Cisl provinciale svoltosi oggi a Pedara, si chiude con cifre in “profondo rosso”. La situazione, con analisi e proposte, è stata discussa da Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca etnea, e Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl Catania, alla presenza di Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl siciliana.
«I dati sono allarmanti e i posti persi troppi – dicono all’unisono Rotolo e Turrisi – c’è chi è rientrato sotto la tutela degli ammortizzatori sociali, ma tanti sono i lavoratori senza sostegno economico e a rischio perché assorbiti dal lavoro nero. Ecco perché dal 2014 bisognerà iniziare avviando tutti i cantieri possibili, anche i più piccoli, per la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica degli edifici e per riavviare il motore dell’economia locale. Ci appelliamo alle istituzioni e alle amministrazioni locali, perché entro i primi tre mesi dell’anno vengano impegnate le risorse necessarie per sbloccare i cantieri, siano velocizzate le pratiche burocratiche e accelerati i lavori in corso».
«Le politiche per la rigenerazione urbana – continuano i due dirigenti sindacali – sono uno dei principali driver di sviluppo del territorio catanese. A Catania, il settore delle costruzioni è quello a maggiore intensità di lavoro e con impatti significativi per la ripresa dell'economia, basti pensare che ogni posto di lavoro nel settore ne produce tre anche in altri. Ecco perché, nello stesso tempo, va valorizzato un uso sempre maggiore di energie rinnovabili e metterle in rete con la produzione locale dei pannelli fotovoltaici».
«Cercheremo alleanze anche con gli imprenditori – aggiungono Rotolo e Turrisi – per chiedere un coordinamento di tutti gli enti appaltanti, perché si possano far partire immediatamente tutte le piccole opere cantierabili comune per comune in tutta la provincia di Catania. Anche in sinergia con le altre federazioni sindacali della Cisl, come la Fit, o il sindacato degli inquilini Sicet, chiederemo accelerazioni dei cantieri per le infrastrutture come la metropolitana o per realizzare alloggi popolari o avviare il social housing».
Barbera ha ricordato la manifestazione unitaria regionale per il rinnovo dei contratti e ha chiesto maggiore attenzione a tutti i livelli politici politica. «Abbiamo sollecitato le istituzioni a fare tutti gli interventi necessari per riaprire i cantieri, vorremmo così che l’Associazione dei costruttori sia messa in condizione di accogliere la nostra proposta contrattuale. La politica dia segnali concreti di non pensare solo all’autoreferenzialità ma di dare risposte ai lavoratori e alle famiglie, togliendo spazio ai capipopolo e ai pericolosi populismi. Vogliamo far capire al Governo regionale, alle istituzioni locali ed a tutta la classe politica siciliana che al centro del dibattito e dell’impegno ci deve essere il lavoro produttivo. Si riparta dall’edilizia per costruire il futuro della Sicilia».