MICRON: FIM, LICENZIAMENTI INACCETTABILI, RIPRENDA IL CONFRONTO
20/01/2014 21:44
Oggi incontro a Roma al ministero dello Sviluppo
Annunciati 128 esuberi a Catania. Nicastro (Fim CT): «L’azienda non può smobilitare dopo soli 3 anni»
Nuovo incontro col governo nazionale tra cinque giorni. Appello a Bianco e alle istituzioni
Catania, 20 gennaio 2014 - Oggi all'incontro al ministero dello Sviluppo, la Micron ha annunciato gli esuberi in Italia: 421 lavoratori saranno licenziati. Così distribuiti sul territorio nazionale: Catania 128, Agrate 223, Arzano 53, Avezzano 17. Micron considera alcune funzioni inutili e sfida il sindacato dichiarando che la procedura verrà avviata domani mattina.
Le organizzazioni sindacali stigmatizzano fortemente il metodo e il merito utilizzato dall'azienda oggi, chiedono un ripensamento e un confronto serio e di responsabilità per ricercare un percorso alternativo e socialmente sostenibile.
«È inaccettabile – dice Piero Nicastro, segretario generale della Fim Cisl di Catania - che in soli tre anni, dopo aver utilizzato le alte professionalità, competenze dei lavoratori e tecnologie, Micron vuole smobilitare. L'azienda insiste a non perdere più tempo per la procedura dei licenziamenti, dimostrando di non conoscere le leggi Italiane in materia. Per cui, il Governo ha invitato l'azienda a rivedersi al ministero tra cinque giorni, visto e considerato che l'azienda rifiuta il confronto sindacale previsto dalla procedura di legge».
«La FIM – conclude Nicastro – rinnova l'appello al sindaco Bianco e alle istituzioni tutte ad attivare subito un tavolo di emergenza occupazione a Catania. Non è possibile che la politica siciliana rimanga immobile davanti allo scempio che si sta consumando in Micron».