INCENDI, IL ROGO DI IERI UN DISASTRO ANNUNCIATO?
06/08/2021 15:34
Danni a case, attività e ambiente
Oltre ai piromani, anche l'incuria e il degrado hanno favorito il diffondersi delle fiamme.
Catania, 31 luglio 2021 - «Il caldo torrido e il vento di ieri sono due delle cause che hanno contribuito a scatenare l’inferno a Catania. Passata la fase di emergenza però, non possiamo dire che si tratti di fatalità, ma piuttosto di un disastro annunciato. Dopo un analogo evento di due anni fa, ci troviamo punto e daccapo a riparlare di roghi, danni e distruzione e, stavolta purtroppo, non solo alla Plaia. Occorre più attenzione amministrativa alla città e al suo territorio».
Così commenta Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, il disastroso incendio di ieri a Catania.
«Sono state messe a rischio vite umane, tra vittime e soccorritori, sono state distrutte abitazioni e pezzi di territorio importante per la fauna e l’ecosistema naturale come l’Oasi del Simeto, sono andato “distrutti” posti di lavoro. Ora si cerchi di rimediare presto e si guardi con attenzione alle possibilità di ulteriori rischi, ma non dimentichiamo che esistono anche delle responsabilità».
Secondo Attanasio «non si tratta solo di piromani e delinquenti. Gli incendi hanno trovano terreno fertile nell’incuria e nella mancanza di decoro di vasti settori della città e dei quartieri periferici, dimenticati e tenuti solo come serbatoio di voti da certa politica locale. Se si fosse programmata e portata avanti una vera e seria prevenzione tutto ciò si sarebbe potuto evitare o almeno circoscrivere».
«Certo, occorrerebbe anche che quei settori che si occupano della manutenzione, tanto al Comune quanto alla Città metropolitana - sottolinea - potessero essere coordinati meglio. E, qui, la responsabilità è di chi governa questi due enti, dove non sempre manca il personale che poteva e può vigilare e, forse, anche prevenire o limitare il disastro di ieri. Chiamiamo a maggiore attenzione anche le circoscrizioni di quartiere, il loro compito istituzionale è quello di partecipare al governo dei quartieri, a loro spetta anche di fare da guardiani del loro territorio e contribuire alla buona amministrazione complessiva, delle persone e delle cose».
«La Cisl, insieme ad altre organizzazioni sindacali confederali - ricorda Attanasio - da mesi chiede al sindaco e alla sua giunta di “uscire” dal palazzo e di confrontarsi con la città e con chi rappresenta lavoratori e cittadini. È necessario che la politica dimostri più dedizione ai veri problemi dei catanesi. L'amministrazione comunale e quella metropolitana governino città e territorio, si aprano al confronto con gli attori sociali, senza doppi fini o scopi elettorali, ma per la delega di rappresentanza che è stata conferita dai catanesi, per il bene comune e per la città».
«La Cisl - conclude Attanasio - ringrazia tutte le forze dell’ordine, i vigili del fuoco che venerdì sono intervenuti 176 volte con tutti i mezzi e gli uomini a loro disposizione, l’aeronautica militare, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, tutti gli operai forestali del Servizio antincendio, tutti i volontari e tutti i cittadini che hanno circoscritto “l’inferno di fuoco” e salvato centinaia di vite umane e tanti animali da morte certa».
(rn)