VISITA DEL COMMISSARIO EUROPEO TAJANI: CGIL, CISL E UIL APPREZZANO E LODANO IL METODO CONCERTATIVO
27/03/2014 15:40
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Angelo Mattone, dichiarano il loro apprezzamento per la visita del commissario europeo all'Industria, Antonio Tajani, a Catania, e ringraziano il sindaco Bianco «per aver ancora una volta applicato il metodo concertativo». Valida opportunità di confronto tra istituzioni, sindacato e imprese per la ripresa del lavoro produttivo, la tutela e valorizzazione di lavoratori e territorio.
«Al commissario Tajani abbiamo ribadito la forte vocazione industriale di Catania e l'esigenza che questa città ottenga attenzione dall'Europa. Ma abbiamo anche segnalato tutte le difficoltà che in questo momento l'Etna Valley sta attraversando, compreso il caso Micron, emblema di una pericolosa e ingiusta volontà di delocalizzazione a dispetto dei risultati e dell'eccellenza territoriale»
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Angelo Mattone, dichiarano il loro apprezzamento per la visita del commissario europeo all'Industria, Antonio Tajani, a Catania, e ringraziano il sindaco Bianco «per aver ancora una volta applicato il metodo concertativo». Valida opportunità di confronto tra istituzioni, sindacato e imprese per la ripresa del lavoro produttivo, la tutela e valorizzazione di lavoratori e territorio.
A Tajani, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Catania hanno sottolineato, «l'esigenza che l'Europa prenda posizione sul fenomeno della delocalizzazione e il valore aggiunto del distretto del Sud est siciliano che da solo rappresenta l'80%del Pil siciliano al netto dei soldi pubblici, oltre al forte ruolo delle Acciaierie e di tutta l'industria catanese.
Infine, i sindacati hanno sottolineato «l'importanza di riuscire a creare un contesto "friendly" per i nuovi, possibili insediamenti a Catania ma soprattutto, la possibilità di intercettare una fetta degli 80 miliardi di investimenti europei per la microelettronica».