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CANTIERI METROPOLITANA, BENE L'ANNUNCIATA APERTURA DI FONTANA MA PREOCCUPANO GLI ALTRI CANTIERI

CANTIERI METROPOLITANA, BENE L'ANNUNCIATA APERTURA DI FONTANA MA PREOCCUPANO GLI ALTRI CANTIERI

24/07/2020 16:22

In occasione del sopralluogo di oggi

Attanasio e Turrisi: «Chiediamo all'assessore Falcone di promuovere una conferenza di servizi per puntualizzare lo stato complessivo dei cantieri anche in relazione con il sistema retroportuale»  

 Catania, 22 luglio 2020 - «Accogliamo favorevolmente la notizia che entro la fine dell’anno dovrebbe aprire la stazione della metro Fontana e nutriamo cauto ottimismo per l’aggiudicazione della tratta Stesicoro-Aeroporto. Ma nutriamo una forte preoccupazione che lo stallo nel nodo centrale del cantiere Stesicoro-Palestro metta a rischio occupazione e infrastrutturazione del territorio. Per questo all’assessore regionale Marco Falcone chiediamo di promuovere una conferenza di servizi tra gli attori coinvolti, per puntualizzare lo stato complessivo dei cantieri e anche per conoscere lo stato di programmazione del sistema retroportuale e le sue connessioni col resto del sistema ferroviario».

Lo affermano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl etnea, in occasione del sopralluogo ai cantieri della metropolitana Fontana e Monte Po dell’assessore regionale alle Infrastrutture.
«Ad allarmarci - spiegano Attanasio e Turrisi - è soprattutto il cantiere fermato dal crollo in via Castromarino, nel quartiere Antico Corso di Catania, avvenuto nel mese di gennaio. Il contenzioso che ne è scaturito, accanto ai pesanti disagi dei residenti colpiti, ha di fatto fermato i lavori. Ciò ha comportato, per gli operai, il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, un sostegno al reddito destinato a esaurirsi e che, se dovesse prolungarsi il fermo, lascerà i lavoratori senza alcun ammortizzatore di natura economica e col rischio concreto dei relativi licenziamenti.
«Temiamo, inoltre, che tali ritardi possano incidere anche sulle date di rendicontazione delle risorse comunitarie messe a disposizione dei progetti e che ciascuna di tali questioni, cadendo come le tessere di un domino, finiscano per ritorcersi contro tutto il programma di infrastrutturazione. Anche perché, per altri aspetti, l’aggiudicazione della tratta Monte Po-Misterbianco Centro è anch’essa bloccata per controversie giudiziarie di natura civile».
Per Attanasio e Turrisi «diventa così necessario che sia proprio la Regione siciliana, con l’assessorato alle Infrastrutture, a fare sedere attorno a un tavolo tutte le parti interessate, dal Comune di Catania alla Fce, dalle stazioni committenti a quelle appaltanti, dall’impresa CMC con gli eventuali subappaltanti all’Autorità portuale. Anche perché, nelle aree retroportuali sono previsti interventi, collegati alla realizzazione delle tratte di metropolitana, sia ferroviari che stradali».
«Qualora il nostro appello rimanesse inascoltato - concludono - ci vedremmo costretti a ricorrere all’autorità dello Stato, perché in gioco entrerebbero questioni di ordine, sicurezza pubblica ed emergenza abitativa».

(rn)

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