LEGGE DI BILANCIO, ANCHE A CATANIA IL PRESIDIO DI CGIL-CISL-UIL
15/10/2017 11:12
Davanti alla Prefettura
Occorrono maggiori risorse per previdenza, lavoro, stato sociale e sviluppo specie per i territori siciliani
Catania, 14 ottobre 2017 – Lavoro ai giovani, anticipo pensionistico da estendere, file d’attesa e superticket sanitari da eliminare. A Catania, si colora dei temi locali la manifestazione a carattere nazionale di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo maggiori risorse da inserire nel documento finanziario 2018.
In via Etnea, davanti alla Prefettura, come in tutte le altre province italiane, il presidio dei rappresentanti di tutte le federazioni di categoria dei tre sindacati ha testimoniato la necessità di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo.
Una delegazione guidata dai segretari generali provinciali Giacomo Rota (Cgil) e Maurizio Attanasio (Cisl) con Nino Marino per la segreteria Uil Catania (Enza Meli era impegnata nella manifestazione di Roma), ha consegnato in Prefettura il documento nazionale.
Le tre confederazioni, in particolare, rivendicano: più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità e il finanziamento adeguato per la non autosufficienza.
Su alcuni temi, i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno voluto attirare l'attenzione delle istituzioni.
Legge Fornero. Abbiamo chiesto l’avvio della fase due dell’accordo sulla previdenza – sottolineano le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil – e di rivedere i meccanismi della legge Fornero, perché quella legge farà dei nostri giovani attuali, futuri anziani poveri e questo è inaccettabile.
Aspettativa di vita. Va rivisto anche il meccanismo dell'aspettativa di vita verificandola lavoro per lavoro: se si lavora oltre i quarant'anni in un’occupazione usurante, come nei cantieri edili, agli 85 anni non ci si arriva. Ecco perché è necessario anche estendere la platea all’APE sociale: la norma va rifinanziata perché tantissime sono le domande di adesione per l’anticipo pensionistico arrivate dalla Sicilia.
Giovani. Abbiamo chiesto strumenti di contrasto efficaci contro la disoccupazione giovanile, arrivata quasi al 50% nel territorio etneo, e un tempo di ingresso adeguato nel mondo del lavoro per una occupazione dignitosa e stabile dei giovani.
Sanità. L’abolizione dei superticket sanitari è particolarmente sentita in Sicilia, dove il loro peso è maggiore, e dove il disagio è amplificato dalle penose file ai pronto soccorso e dalle lunghe liste d’attesa per le prestazioni specialistiche.
Contratti. Risorse, poi, sono necessarie per il rinnovo dei contratti di varie categorie, prime fra tutti il pubblico impiego, che permetterebbe anche la riqualificazione della Pubblica amministrazione adeguandola al livello di servizi richiesti dalla collettività, specie con la costituzione delle Città metropolitane.
«È una prima iniziativa, quella conclusa questa mattina – concludono le segreterie catanesi di Cgil, Cisl e Uil – e vuole servire a spingere il governo nazionale e il Parlamento a intervenire con misure adeguate per la tenuta sociale, in special modo nei territori più martoriati dalla crisi, come quelli siciliani».
Nella foto, i segretari Maurizio Attanasio (Cisl), Giacomo Rota (Cgil), Nino Marino (Uil)