FISCO, UN PROGETTO DI LEGGE PER RIFORMARE IL SISTEMA E CAMBIARE L'ITALIA
29/01/2015 14:54
La Cisl ritiene necessario offrire il proprio contributo per rafforzare i redditi dei lavoratori, dei pensionati, dei consumi e alla ripresa della crescita, presentando un progetto di legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese.
La Cisl ritiene che i tempi della politica non siano compatibili con l’aumento dei disoccupati, dei giovani esclusi dal lavoro, dei nuovi poveri. Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte certe, immediate e concrete.
Se non riparte un vigoroso ciclo di crescita la lacerazione sociale, ormai giunta al livello di guardia, può far crescere il conflitto sociale e la crisi della stessa democrazia.
Per queste ragioni la Cisl ritiene necessario offrire il proprio contributo al rafforzamento dei redditi dei lavoratori, dei pensionati, dei consumi e alla ripresa della crescita, presentando un progetto di legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese.
BONUS 1000 EURO. La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e via, via decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro.
NUOVO ASSEGNO FAMILIARE. È necessario ripensare il fisco per la famiglia, nell’ottica di una maggiore equità distributiva, introducendo un nuovo strumento di intervento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli (minorenni) e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta (Naf: Nuovo assegno familiare) che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.
UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA La Cisl vuole realizzare una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio - basse per correggere la crescita delle disuguaglianze che si è realizzata nell’ultimo quarto di secolo. La concentrazione della ricchezza mobiliare ed immobiliare è, infatti, aumentata in modo esponenziale, in una situazione in cui, invece, il lavoro ha finito per essere tassato sempre di più. Per questo deve essere introdotta una imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.
FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO È indispensabile una nuova regolazione delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.
RIDURRE L’EVASIONE FISCALE. L’evasione comporta ogni anno minori entrate per oltre 180 miliardi di euro, appesantendo il carico fiscale su chi le tasse le paga. Per questo è necessario rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.