FORMAZIONE PROFESSIONALE, IL 13 GENNAIO ASSEMBLEA A PALERMO
10/01/2014 15:16
Le conseguenze del blocco della vertenza regionale: a Catania 2000 operatori che aspettano da 20 mesi lo stipendio, 1400 giovani che vanno incontro alla dispersione
Lunedì mattina assemblea degli operatori delle tre filiere a Palermo, davanti alla Presidenza della Regione
Catania, 10 gennaio 2013 - Duemila operatori da 20 mesi senza stipendio, 1400 giovani esclusi dall’obbligo formativo. A Catania, i numeri della vertenza regionale sulla formazione professionale testimoniano la situazione allarmante in cui versa il settore in Sicilia.
Una delegazione della Cisl Scuola di Catania parteciperà, lunedì 13 gennaio, all’assemblea regionale degli operatori della Formazione Professionale, che si terrà alle 10,30, davanti alla Presidenza della Regione, in piazza Indipendenza a Palermo.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Cisl Scuola Sicilia per confrontarsi con i lavoratori sugli sviluppi della gravissima situazione in cui si trovano gli addetti di tutte le filiere del settore, formazione, obbligo istruzione e sportelli multifunzionali. I rappresentanti dei lavoratori chiedono un incontro con il Presidente della Regione e gli assessori alla formazione professionale e al lavoro.
Il sindacato denuncia il ritardo del pagamento delle retribuzioni del personale degli interventi formativi che sta mettendo in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie; la mancata erogazione dei finanziamenti e il mancato sblocco delle fidejussioni, che hanno portato all'implosione degli enti che da sempre operano in tale filiera con la conseguente grave ripercussione sui lavoratori che sono ormai senza stipendi da più di 20 mesi e che rischiano di perdere il posto di lavoro; l'incertezza del futuro degli operatori degli Sportelli Multifunzionali per i quali ancora non si intravvedono prospettive di futuro e non sono stati attivati i necessari tavoli di confronto.
«Siamo in una gravissima emergenza – affermano Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania e Pippo Denaro, segretario generale della Cisl Scuola etnea – il governo regionale non può lasciar gravare tutto sulle spalle dei lavoratori e privare migliaia di giovani dell’obbligo formativo. Non si può più perdere tempo e i lavoratori non possono e non devono più pagare colpe non loro. Il governo regionale trovi subito la soluzione e si faccia in modo che i lavoratori tornino a svolgere il proprio lavoro e scongiurare anche il rischio di un ulteriore aggravamento della dispersione scolastica in Sicilia».
Giovanni Migliore, segretario regionale Cisl Scuola e responsabile della Formazione Professionale, aggiunge: «Le attuali condizioni del bando Prometeo non garantiscono né la continuità retributiva né la tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori degli enti revocati, dei lavoratori sospesi a vario titolo e già licenziati con la incertezza anche sul numero complessivo delle persone garantite».
La Cisl e la Cisl Scuola rivendicano il rispetto degli accordi sottoscritti; provvedimenti urgenti e straordinari per sbloccare le retribuzioni e tutte le procedure che assicurino il futuro agli operatori del settore, garantendo la continuità retributiva e la tutela occupazionale di tutti i lavoratori; l'urgente riordino del settoredell’istruzione e della formazione professionale e la relativa tutela del personale che vi opera; l'avvio del tavolo della riforma dei servizi per l'impiego, con la salvaguardia di tutti i lavoratori degli sportelli multifunzionali.