DECRETO “SBLOCCAITALIA”, ANCHE GLI ALTRI SINDACI SCRIVANO A RENZI
06/06/2014 12:26
Non solo “Sblocca Italia” ma anche “Sblocca Catania” e il suo territorio. Il decreto al quale si prepara il governo Renzi per istituire la cabina di regia a Palazzo Chigi deve servire per sbloccare anche le opere pubbliche nel Catanese. Parla Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania. GUARDA IL VIDEO
Catania, 5 giugno 2014 – Non solo “Sblocca Italia” ma anche “Sblocca Catania” e il suo territorio. Il decreto al quale si prepara il governo Renzi per istituire la cabina di regia a Palazzo Chigi deve servire per sbloccare anche le opere pubbliche nel Catanese.
Per la Cisl di Catania, serve allo scopo una pressione sociale per sostenere non solo le richieste dell’amministrazione Bianco al governo centrale ma anche quelle degli altri sindaci del Catanese che devono però tirare fuori i progetti dal cassetto.
Il richiamo è avvenuto oggi, nel corso dell’esecutivo provinciale che il sindacato ha tenuto alla presenza del segretario regionale Maurizio Bernava.
Per la Cisl di Catania, sbloccando le opere pubbliche utili, si possono fare ripartire i maggiori settori produttivi locali, dall’edilizia alla media e piccola impresa metalmeccanica fino all’artigianato.
«Ci sono ormai meno di 15 giorni perché i sindaci diano indicazioni al governo – dice Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl etnea – e dopo sarà istituita una prima cabina di regia a Palazzo Chigi. Tutta la provincia di Catania deve essere pronta, a luglio, a sfruttare il decreto "Sblocca Italia" che raccoglierà tutte le richieste arrivate dai territori italiani».
«L’amministrazione di Catania – prosegue – indica 4 interventi che impegnerebbero almeno 30 milioni di euro: la metanizzazione dei quartieri alla periferia nord est, lo scorrimento da piazza Europa a via del Rotolo, il Palazzo dello sport di Nesima e la viabilità di San Giovanni Galermo. Sono realizzazioni che da un lato possono dare un forte impulso all'economia e all'occupazione locale e dall'altro migliorare la vivibilità della città, anche per le ricadute positive sulla mobilità interna ed esterna.
Per la numero uno della Cisl catanese «è necessario sollecitare gli altri sindaci a indirizzare le loro indicazioni su opere che giacciono nei cassetti e che invece sono cantierabili o in fase di completamento o bloccate dalla burocrazia. Opere utili anche per infrastrutturare il territorio e renderlo più appetibile a investimenti esterni che generano lavoro produttivo e buona occupazione».
«Siamo pronti ma denunciare le inadempienze – aggiunge – perché se ci sono le opere e le risorse per realizzarle si deve immediatamente intervenire».
«La Cisl sarà accanto alle amministrazioni – conclude Rosaria Rotolo – per fare fronte comune e partecipativo volto allo sviluppo locale, per rivitalizzare un tessuto produttivo quasi asfittico la cui condizione sta penalizzando imprese, lavoratori e crescita del territorio. Non c’è da perdere tempo, l’Italia si sblocca, si sblocca la Sicilia e Catania se parte subito il confronto, ciascuno fa la propria parte e condivide obiettivi comuni di interesse pubblico».
Nella foto, da sin. Bernava, Rotolo, Maurizio Attanasio e Saro Pappalardo