TECNIS, MILLE EURO DI ACCONTO PER TUTTI I DIPENDENTI
09/06/2017 16:19
La decisione scaturita dall'incontro di oggi
Attanasio e Turrisi: "È una necessaria boccata d'ossigeno. Ma ora il Mise nomini il commissario straordinario senza ulteriori indugi".
Catania, 7 giugno 2017 - Un acconto di mille euro netti sulle competenze del mese di aprile 2017 per tutti i dipendenti del Gruppo Tecnis/infrastrutture. È il risultato dell’incontro di oggi tra le organizzazioni sindacali nazionali di Filca Cisl, Fillea Cgil e FenealUil e Luca Egidi, amministratore unico pro tempore di Tecnis S.p.A.
«Una boccata d’ossigeno anche per il personale impiegato nei cantieri catanesi della Tecnis a Catania» dicono Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania con Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl etnea. «Si tratta di un provvedimento indispensabile - aggiungono - a fronte delle retribuzioni arretrate che avevano creato una situazione di gravissimo disagio sociale. Diamo merito all'amministratore unico per essere venuto incontro alle nostre richieste, ma ora il ministero dello Sviluppo proceda alla nomina del commissario straordinario senza ulteriori indugi».
L’ultima mensilità piena percepita dai lavoratori è stata quella di febbraio; mentre per marzo è stato corrisposto un acconto, erogato nel corso del mese di aprile. L’acconto deciso oggi sarà a favore di tutti i lavoratori impegnati nelle attività infrastrutturali del Gruppo, indipendentemente dalla società di appartenenza, Tecnis, Sintec, Cogip Infrastrutture, società consortili, ecc.
Le organizzazioni sindacali lo hanno chiesto per evitare qualunque eventuale sperequazione, anche se motivata da differenziazione formale di soggetto giuridico di appartenenza, ma non di omogeneità sostanziale di attività svolta, che avrebbe causato un inasprimento della già critica situazione attuale.
«Ora però – sottolineano Attanasio e Turrisi - è necessario che il Mise non perda ulteriore tempo per nominare il commissario straordinario per rasserenare ulteriormente il clima. I ritardi nella decisione, infatti, creano un problema rispetto anche ai costi aziendali. È un passaggio molto atteso, fondamentale per sbloccare la situazione e far ripartire i cantieri».
«Siamo fiduciosi che ciò avvenga al più presto per la continuità dei cantieri - concludono Attanasio e Turrisi - così da dare serenità ai lavoratori e anche per garantire il percorso già intrapreso di infrastrutturazione del territorio etneo indispensabile per ogni prospettiva di sviluppo e di ulteriore occupazione».