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INFORTUNI SUL LAVORO, PUNTARE SU RETI E INFORMAZIONE

INFORTUNI SUL LAVORO, PUNTARE SU RETI E INFORMAZIONE

10/12/2013 16:43

A Catania gli incidenti sono diminuiti meno che altrove: in Sicilia -10%, nel capoluogo -5%

Rotolo: «Importanti formazione e informazione dei lavoratori ma anche la collaborazione tra mondo del lavoro e organi di controllo»

Bonfiglio (Dipartimento Salute e Sicurezza): «Generare attenzione al tema già in età scolare prima dell’inserimento lavorativo»

Catania, 10 dicembre 2013 - Prevenzione, formazione e informazione. E una rete tra mondo del lavoro e organi di controllo. Sono i pilastri su cui basare tutte le politiche per contrastare gli incidenti sul posto di lavoro, specialmente nella provincia etnea. Ne sono convinti Rosaria Rotolo, segretaria generale etnea e Armando Bonfiglio, responsabile del Dipartimento Salute e sicurezza della Cisl di Catania, che hanno così commentato il Rapporto Inail 2012 sulla salute e sicurezza del lavoro.

Nel documento, in particolare, emerge che nel 2012 Catania la flessione degli infortuni lavorativi è stata minore che nel resto della Sicilia. Nell’Isola, gli infortuni sono scesi del 10,1 per cento e le malattie professionali del 9,8 per cento; a Catania, invece, la percentuale della riduzione degli infortuni è la più bassa e si attesta solo al -5,48 per cento.

In particolare, nei settori lavorativi la percentuale della flessione rispetto al 2011, anno preso a riferimento nel Rapporto Inail, sono state: nell’industria -27,32%, nel commercio -15%, nelle costruzioni -15%, nei trasporti -14,24% e in agricoltura solo il -2,55%.

«Se da un canto deve confortarci la tendenza al ribasso di tali dati – dice Bonfiglio – dall’altro si deve ammettere che molto c’è ancora da fare per rendere i luoghi di lavoro e le lavorazioni efficacemente sicuri per i lavoratori. Infatti, nonostante quanto è già a disposizione del mondo del lavoro in materia di legislazione e tecnologia, come il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro D.Lgs. 81/2008, o come il continuo perfezionamento delle macchine, anche se comunque perfettibile, i risultati ottenuti sono ancora insufficienti».

Per Bonfiglio «una delle cause di tale insufficienza è intrinseca al mondo del lavoro, ed è la sua galoppante molteplicità e dinamicità; l’altra, la persistente e scarsa attenzione posta sull’argomento dagli “attori” della sicurezza. Tale attenzione va generata già nei ragazzi in età scolare prima del loro inserimento nel mondo del lavoro».

Un’attenzione particolare va alla collaborazione tra i soggetti interessati. «È importante che il mondo del lavoro, sindacato e imprese – aggiunge Rosaria Rotolo – faccia rete con tutti i soggetti preposti al controllo, per esercitare un'azione efficace in termini di formazione, prevenzione e repressione. La formazione e l’informazione ai lavoratori, soprattutto, sono cardini fondamentali della cultura della sicurezza sul lavoro che deve affermarsi anche come valore morale, come rispetto della persona, perché il lavoro sia fonte di vita e benessere». 

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